Tenerife. Arona, la comunità che capeggia è quella italiana
- Diritti e integrazione, Speciale
- 4 Ottobre 2020
K metro 0 – Roma – Il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, si recherà domani, 23 dicembre, in Libano. Secondo quanto si apprende, il titolare della Farnesina incontrerà a Beirutil suo omologo libanese uscente, Gebran Bassil. L’Italia vanta il suo contingente più ampio nell’ambito della missione delle Nazioni Unite
READ MOREK metro 0 – Parigi – Il primo ministro francese, Edouard Philippe, ha annunciato ieri alcuni punti del nuovo sistema pensionistico che il governo ha intenzione di implementare. L’età pensionistica sarà aumentata per i più giovani ma sono state offerte anche alcune concessioni per tamponare le proteste nazionali contro la riforma che i critici credono
READ MOREK metro 0 – Beirut – Il primo ministro libanese uscente, Saad Hariri, ha ricevuto oggi il ministro della Difesa italiano, Lorenzo Guerini. Presenti all’incontro l’ambasciatore d’Italia a Beirut, Massimo Marotti, il capo di Stato maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, l’ex ministro Ghattas Khoury e il consigliere militare di Hariri, generale Maroun Hatti. Le parti hanno
READ MOREK metro 0/Assadakah – Beirut – Lo ha annunciato lo stesso Hariri alla televisione nazionale in un discorso rivolto alla nazione, “Salgo ora al palazzo presidenziale di Baabda (località a 15 minuti da Beirut) per rassegnare le mie dimissioni al presidente della Repubblica Michel Aoun”, ha detto ieri nel pomeriggio, secondo quanto prevede l’articolo 69 della costituzione –
READ MOREK metro 0 – Bruxelles – “L’Unione europea è un partner stretto e di lunga data del Libano e ha seguito con grande attenzione gli eventi degli ultimi giorni. L’UE si schiera con il Libano e si impegna a favore della stabilità del paese e della regione. Nella dichiarazione dell’alta rappresentante si legge anche: “L’UE
READ MOREK metro 0 – Beirut – Da ormai nove giorni il Libano è in stato di agitazione. Quasi 2 milioni di persone sono scese in strada in tutte le principali città del Paese, protestando quotidianamente nelle piazze di Beirut, Tiro, Sidone, Baalbek, Batroun, Zahle, Tripoli e Nabatiyeh. Battezzata la “Rivoluzione dei Cedri”, è iniziata con
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