Tenerife. Arona, la comunità che capeggia è quella italiana
- Diritti e integrazione, Speciale
- 4 Ottobre 2020
K metro 0 – Madrid – La prostituzione in Spagna continua a vivere in un limbo giuridico. Non è proibita, ma lo sono invece lo sfruttamento e la tratta di esseri umani, cioè i due reati che la sostengono. Una contraddizione che lascia scoperte migliaia di donne, per lo più straniere, finite nelle mani di
READ MOREK metro 0 – Madrid – Il governo spagnolo intende continuare a lavorare per ottenere l’approvazione al Congresso del progetto di legge per ridurre la settimana lavorativa da 40 a 37,5 ore, senza perdita salariale, nonostante la bocciatura ottenuta ieri sera da parte dei deputati. A votare contro sono stati i rappresentanti del Partito popolare
READ MOREK metro 0 – Berlino – La ministra del Lavoro tedesca, Barbel Bas sta pianificando un aumento dei contributi previdenziali per i redditi più elevati. Lo riferisce il quotidiano “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, citando una bozza di regolamento del ministero federale che vede il tetto massimo di contribuzione per l’assicurazione pensionistica obbligatoria salire a 8.450 euro
READ MOREK metro 0 – Tirana – Alla fine del 2024 risultavano in Albania 21.940 cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno, in crescita del 2,2 per cento rispetto all’anno precedente. Lo riferiscono i dati ufficiali diffusi oggi. La maggioranza degli stranieri è composta da uomini (61,9 per cento), mentre le donne rappresentano il 38,1 per
READ MOREK metro 0 – Praga – La Banca nazionale ceca (Cnb) prevede che il deficit pubblico del Paese centroeuropeo a fine 2025 sarà all’1,9 per cento del Pil. La Banca centrale della Repubblica Ceca ha così migliorato la sua previsione per l’anno in corso. A inizio maggio, infatti, preconizzava un disavanzo pubblico del 2,1 per
READ MOREK metro 0 – Bucarest – Il governo della Romania sta valutando una riduzione del 20 per cento del numero di posizioni nella pubblica amministrazione, nell’ambito del secondo pacchetto di misure fiscali previsto dall’esecutivo. Lo ha annunciato ieri il ministro dello Sviluppo, Cseke Attila. Nel corso di un intervento televisivo – riferisce Nova – Attila
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