Tenerife. Arona, la comunità che capeggia è quella italiana
- Diritti e integrazione, Speciale
- 4 Ottobre 2020
K metro 0 – Roma – “L’Armenia consegni al più presto le mappe dei territori liberati dell’Azerbaigian. Territori in cui sono presenti mine terrestri inesplose, che rappresentano un gravissimo pericolo per la sicurezza della popolazione civile e impediscono il ritorno degli azerbaigiani nelle proprie terre”. Lo scrive, in una nota, la senatrice di Forza Italia
READ MOREK metro 0 – Yerevan – Il Primo Ministro armeno, Nikol Pashinyan, ha annunciato (in realtà, non per la prima volta) che si dimetterà ad aprile, in vista delle elezioni politiche anticipate. In Armenia, diverse manifestazioni, alcune tra l’altro violente, hanno chiesto a Pashinyan di dimettersi. “Sì, mi dimetterò molto presto, ad aprile, non per
READ MOREK metro 0 – Baku – Il Servizio Stampa del MAE della Repubblica dell’Azerbaigian è intervenuto sui presunti casi di maltrattamento di prigionieri di guerra armeni, come da report di Human Rights Watch. Nel suo comunicato stampa il MAE ha evidenziato che “L’Azerbaigian si impegna a sostenere le norme internazionali, tra cui il diritto internazionale
READ MOREK metro 0 – Baku – In occasione del 29° anniversario della commemorazione del genocidio di Khojaly, il Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, ha tenuto una conferenza stampa a cui hanno partecipato più di 50 giornalisti locali e stranieri. All’avvio delle oltre 4 ore di conferenza stampa, il Presidente dell’Azerbaigian ha tenuto un discorso
READ MOREK metro 0 – Yerevan – Il primo ministro armeno Nikol Pashinyan oggi ha denunciato un tentato colpo di stato militare nel Paese. Intanto migliaia di persone sono scese nelle strade della capitale per sostenere il governo, dopo che l’esercito aveva chiesto le sue dimissioni. Circa 40 alti ufficiali dell’esercito, tra cui il capo di
READ MOREK metro 0 – Roma – Il 20 gennaio di ogni anno, l’Azerbaigian commemora il “Gennaio Nero”, data in cui circa 30 mila soldati dell’esercito sovietico, senza dichiarare lo stato di emergenza, entrarono nella capitale dell’Azerbaigian per ordine di Mikhail Gorbachev, segretario generale del Comitato Centrale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica. Scopo principale dell’azione era
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