Italia: Governo, Conte domani al Quirinale per dimissioni
- Politica, Primo Piano
- 25 Gennaio 2021
K metro 0 – Roma – Il 2019 sta per arrivare. Per l’Europa sarà un anno storico. Molti sono gli impegni importanti che si presentano sul proscenio dell’Unione Europea. Scenari già tracciati nel 2017 con la celebrazione del sessantesimo anniversario dal primo trattato costitutivo dell’Unione Europea firmato a Roma nel Campidoglio. Il Libro bianco presentato
READ MOREK metro 0 – Bucarest – ieri, il ministro della giustizia romeno ha chiesto al presidente di destituire il Pubblico Ministero Generale che ha accusato il governo di pregiudicare gli sforzi nella lotta alla corruzione. Tali sviluppi mettono la Romania in contrasto con l’Unione Europea proprio nel momento in cui la Romania è chiamata ad assumere la presidenza dell’Unione Europea
READ MOREK metro 0 – London – Chi ancora aveva un lumicino di aspettativa, per far rimanere la Gran Bretagna in Europa, ha gettato definitivamente la spugna, rimanendo deluso e perdendo ogni speranza dopo le inequivocabili parole di Corbyn. Il leader dei Labour, infatti, ha dichiarato in un’intervista rilasciata al quotidiano londinese The Guardian, anche con
READ MOREK metro 0 – Roma – Alle 2.30 della notte scorsa il Senato ha votato la fiducia sulla Manovra del Governo Conte. 167 i voti a favore, 78 i contrari, 3 gli astenuti. Il testo torna adesso alla Camera. Il voto a Montecitorio è previsto per il 28 dicembre. Tra qualche giorno sarà la volta della
READ MOREK metro 0 – Bruxelles – Il 21 dicembre 2018 il Consiglio ha prorogato le sanzioni economiche riguardanti settori specifici dell’economia russa fino al 31 luglio 2019. La decisione fa seguito all’aggiornamento del presidente Macron e della cancelliera Merkel al Consiglio europeo del 13 e 14 dicembre 2018 in merito allo stato di attuazione degli accordi di
READ MOREK metro 0 – Parigi – Il rullo compressore dei gilet gialli scuote la manovra di Emmanuel Macron, con un rapporto tra deficit e Pil schizzato al 3,2% nel 2019 contro il 2,8% inizialmente previsto. Il cosiddetto ‘Projet de loi de finances’ è stato approvato dall’Assemblea Nazionale con 182 voti a favore e 52 contrari,
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