Italia: Governo, Conte domani al Quirinale per dimissioni
- Politica, Primo Piano
- 25 Gennaio 2021
K metro 0 – Londra – Il tour di ‘debutto’ del nuovo primo ministro britannico, Boris Johnson, è terminato nella giornata di mercoledì in Irlanda del Nord, Paese che rappresenta una doppia difficoltà per il nuovo governo: andrà ripristinato un esecutivo funzionale a Belfast e dovrà essere trovata una soluzione per la frontiera irlandese dopo
READ MOREK metro 0 – Dubai – La Germania ha deciso di non accettare la richiesta degli Stati Uniti di prendere parte in una missione navale con lo scopo di mettere in sicurezza lo Stretto di Hormuz. La risposta è arrivata nel pomeriggio di ieri, mentre Washington sta mantenendo contatti con i partner europei proprio a
READ MOREK metro 0 – Strasburgo – Il Segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland, ha tenuto ieri una conversazione telefonica con Ella Pamfilova, Presidente della Commissione elettorale centrale della Federazione russa. Il Segretario generale Jagland ha precedentemente espresso la propria preoccupazione per l’organizzazione in merito alle elezioni del Consiglio comunale di Mosca e agli episodi di violenza
READ MOREK metro 0 – Budapest – L’Ungheria di Viktor Orban è nuovamente sotto le lenti (per non dire nel mirino) della Commissione Europea: la quale ultimamente ha deferito questo Paese alla Corte Europea di Giustizia, a causa della sua più recente legislazione, che persegue penalmente chi offre sostegno ai richiedenti asilo, e, “a monte”, restringe
READ MOREK metro 0 – Edimburgo – Il nuovo premier britannico, Boris Johnson, continua a fare pressioni sull’Unione europea con l’intenzione di guadagnare terreno nella vicenda Brexit. Il nuovo esecutivo metterà a punto, in fretta e furia, i preparativi per abbandonare l’Ue nei prossimi tre mesi senza un accordo. La maggior parte degli investitori credono che
READ MOREK metro 0 – Vienna – Diplomatici dell’Iran e di 5 potenze mondiali (Francia, Regno Unito, Germania, Russia, Cina), in una riunione ad alto livello svoltasi il 27 luglio a Vienna hanno raccomandato – informa AP – di salvare l’accordo del 2015 sul nucleare iraniano, a maggior ragione nel momento in cui gli USA ne sono usciti, reimponendo
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