Tenerife. Arona, la comunità che capeggia è quella italiana
- Diritti e integrazione, Speciale
- 4 Ottobre 2020
K metro 0 – Roma – Teorizzatore di una dottrina intermedia tra quella di una razionalità astratta universale e quella del giusnaturalismo empirico, il Montesquieu (1689- 1755) sostenne che la giustizia intrinseca delle leggi andava ancorata al comune sentire di un popolo, dinamicamente osservato nel suo divenire storico. Quindi ciò spiegava l’esistenza di ordinamenti differenti,
READ MOREK metro 0 – Roma – Pietro Giannone (1676- 1748) riveste una particolare importanza nella storia del pensiero giuridico non solo italiano, ma anche europeo, per l’avere elaborato a chiare lettere la tesi del separatismo tra Chiesa e Stato nell’età moderna. La sua proposta era di un cristianesimo ragionevole, più che di uno sconvolgimento della
READ MOREK metro 0 – Roma – Tomas Hobbes (1588-1679), teorico dell’assolutismo, partendo dalla pessimistica affermazione di un’innata bellicosità del singolo nei riguardi dei suoi simili (homo homini lupus), ritenne indispensabile che tutti si accordassero per uscire da siffatta condizione di incombente potenzialità collisiva, per realizzare un assetto stabile di equilibrio sociale (pax est quaerenda). A
READ MOREK metro 0 – Roma – Nel pieno del Rinascimento si svolse l’attività di Tommaso Moro, che nel libro Utopia prefigurò una collettività nella quale tutti dovevano lavorare e non c’erano né miseria, né lusso, né proprietà. Ognuno avrebbe potuto usufruire delle comodità essenziali della vita ed avrebbe avuto modo di soddisfare le proprie esigenze
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