K metro 0 – Bruxelles – Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha presentato nella giornata di ieri le nuove linee guida per la candidatura dei commissari della Comunità Europea alle prossime elezioni europee, che si terranno dal 23 al 26 maggio. Le linee guida sono un nuovo aggiornamento del codice di condotta già modificato lo scorso anno. Fino ad ora l’unico commissario candidatosi alle prossime elezioni è il primo vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans per il Partito Socialista Europeo. La decisione di Juncker di permettere ai commissari di mantenere la propria posizione istituzionale durante la campagna elettorale per le europee si è basata sulle norme politiche delle nazioni europee, dove i ministri di governo pur essendo candidati possono continuare a svolgere la propria mansione. Inoltre, alla base della decisione del presidente della Commissione europea vi era la volontà di realizzare l’idea di una Commissione di natura politica piuttosto che tecnica. Il presidente ha infatti spiegato così l’operazione messa in atto: “Ho sempre voluto sin dall’inizio che questa Commissione fosse una Commissione politica, i suoi membri che si assumono la piena responsabilità politica per tutte le decisioni dell’istituzione ma allo stesso tempo, mi aspetto che si impegnino pienamente e personalmente nel dialogo con i cittadini”.

L’obiettivo principale delle nuove linee è chiaramente quello di mantenere la macchina della Commissione in funzione anche durante la campagna elettorale. Tutti i commissari dovranno in primo luogo comunicare la propria volontà di candidarsi direttamente al presidente della Commissione Juncker, indicando anche il ruolo che andranno a svolgere, ma soprattutto “garantire la continuità istituzionale e l’esercizio ininterrotto delle loro funzioni”. È inoltre richiesta la partecipazione all’appuntamento settimanale con il Collegio, agli atti ufficiali e in particolare ai triloghi legislativi con il Parlamento e il Consiglio.

“Alla base delle modifiche apportate al codice di condotta – ha spiegato Juncker – vi è la voglia di consentire ai commissari di fare campagna senza dover abbandonare gli impegni che si hanno in Commissione, a patto che mantengano le loro attività di campagna elettorale separate dalle attività istituzionali”. Un passaggio presente all’interno delle linee guida balza particolarmente all’occhio: “Queste modifiche sono di cruciale importanza soprattutto in questo momento in cui si stanno portando a completamento alcune importanti pratiche legislative”. Tutti gli obiettivi prefissati da Juncker, come ad esempio una buona riuscita della spinosa questione della Brexit, potrebbero risentire di una Commissione non completamente efficiente e senza l’apporto dei commissari impegnati in campagna elettorale.