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Belgio. Il ministro dell’Ambiente rassegna le dimissioni dopo lo scandalo delle manifestazioni sul clima

Belgio. Il ministro dell’Ambiente rassegna le dimissioni dopo lo scandalo delle manifestazioni sul clima

K metro 0 – Bruxelles – Il ministro dell’Ambiente belga Joke Schauvliege ha rassegnato le proprie dimissioni dopo aver dichiarato di aver scoperto, attraverso un’attenta indagine dei servizi segreti, che le manifestazioni sul clima delle ultime settimane erano progettate appositamente per allontanarla e screditarla. Migliaia di studenti belgi, giovanissimi sono scesi in piazza disertando le

K metro 0 – Bruxelles – Il ministro dell’Ambiente belga Joke Schauvliege ha rassegnato le proprie dimissioni dopo aver dichiarato di aver scoperto, attraverso un’attenta indagine dei servizi segreti, che le manifestazioni sul clima delle ultime settimane erano progettate appositamente per allontanarla e screditarla. Migliaia di studenti belgi, giovanissimi sono scesi in piazza disertando le lezioni, a Bruxelles, a Liegi, Namur e Leuven spesso contestando proprio i provvedimenti di Schauvliege.

La più grande manifestazione si è tenuta proprio a Bruxelles ed ha visto la partecipazione di 35mila giovanissimi. L’obiettivo, come raccontano alcuni manifestanti, è quello di attirare l’attenzione dei politici e fargli cambiare idea sulle azioni da mettere in atto riguardanti il clima. Il ministro dell’Ambiente ha espressamente dichiarato di essere a conoscenza di chi sia dietro le manifestazioni e che: “Non vede nessun fantasma, le manifestazioni sono qualcosa di più di un atto di solidarietà verso il clima”. Eppure, secondo quanto dichiarato dagli stessi servizi segreti non ci sarebbe stata nessuna indagine di questo tipo. Il ministro quindi aveva nelle scorse settimane dichiarato di aver ingrandito parzialmente la cosa, pur mantenendo la propria posizione e ribadendo di aver detto sempre la verità sui fatti accaduti. Fino a che sovrastata dalle innumerevoli pressioni si è vista costretta a rassegnare le proprie dimissioni, come atto finale della vicenda: “E’ difficile continuare ad esercitare il mio ruolo di ministro in queste condizioni” ha spiegato emozionata in conferenza. Molti infatti avevano espresso i propri dubbi riguardo le parole pronunciate nelle scorse settimane dalla Schauvliege, a partire proprio da un portavoce di Youth for Climate, l’organizzazione facente capo ad Anuna De Wever, che aveva per prima organizzato le manifestazioni di bambini e studenti: “Le parole del ministro dell’Ambiente sono un vero e proprio insulto all’impegno che così tanti giovani stanno mettendo in queste manifestazioni”. La stessa De Wever, che guida l’organizzazione a soli 17 anni, ha voluto commentare la vicenda a VRT network: “All’inizio mi sono sbellicata per le sue dichiarazioni. È assurdo pensare che io sia una pedina mossa da qualcuno per incastrare qualcun altro”. Non solo, anche Geert Bourgeois, ministro-presidente fiammingo, ha descritto le parole di Schavliege come ‘inappropriate’. L’opposizione aveva nei giorni scorsi attaccato il ministro in particolare per aver mentito sul lavoro dei servizi segreti a scopi personali e per aver provato a screditare un movimento che tutta la nazione approva e condivide. Nel frattempo, le manifestazioni continuano e nella giornata di giovedì è prevista una nuova giornata di proteste da parte degli studenti.

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