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La Commissione raccomanda di negoziare norme internazionali per l’ottenimento delle prove elettroniche

La Commissione raccomanda di negoziare norme internazionali per l’ottenimento delle prove elettroniche

La Commissione europea raccomanda di avviare due negoziati internazionali sulle norme transfrontaliere di ottenimento delle prove elettroniche. K metro 0 – Bruxelles – Dato che la maggior parte delle indagini penali richiedono l’accesso a prove online e spesso al di fuori dell’UE, vi è urgente necessità di dotare le autorità di polizia e giudiziarie di

La Commissione europea raccomanda di avviare due negoziati internazionali sulle norme transfrontaliere di ottenimento delle prove elettroniche.

K metro 0 – Bruxelles – Dato che la maggior parte delle indagini penali richiedono l’accesso a prove online e spesso al di fuori dell’UE, vi è urgente necessità di dotare le autorità di polizia e giudiziarie di strumenti rapidi ed efficaci adatti alla realtà moderna.

A seguito delle conclusioni del Consiglio europeo dell’ottobre 2018, la Commissione presenta due mandati, uno per negoziati con gli Stati Uniti e uno per il secondo protocollo addizionale alla Convezione del Consiglio d’Europa sulla criminalità informatica (Convenzione di Budapest). Entrambi i mandati, che devono essere approvati dal Consiglio, includono specifiche garanzie per la protezione dei dati, la privacy, e i diritti procedurali delle persone.

Dimitris Avramopoulos, Commissario per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, ha dichiarato: “La criminalità e il terrorismo non si fermano alle frontiere dell’Europa. Le prove necessarie per indagare sui reati sono ancora più difficili da individuare all’interno di frontiere e giurisdizioni. Per tale motivo proponiamo oggi di rafforzare la nostra cooperazione in materia di sicurezza con gli Stati Uniti e il Consiglio d’Europa, per garantire l’accesso alle prove elettroniche, che sono di fondamentale necessità per le indagini penali delle autorità europee.”

Vĕra Jourová, Commissario per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha dichiarato: “I criminali usano tecnologie rapide e moderne per commettere i reati e nasconderne le prove. Molti dei dati necessari per rintracciare i criminali sono conservati negli USA o da imprese statunitensi. È ora di lavorare a un ampio accordo a livello UE con gli Stati Uniti per rendere più rapido l’accesso a tali prove da parte delle nostre autorità di contrasto. Un tale accordo rafforzerà la nostra sicurezza, proteggendo al tempo stesso la riservatezza dei dati e le garanzie procedurali per i nostri cittadini.”

Julian King, Commissario per l’Unione della sicurezza, ha dichiarato: “Non possiamo permettere che i terroristi o i criminali trovino rifugio online sfruttando la tecnologia moderna. Dobbiamo colmare le lacune giuridiche e insieme, a livello internazionale, continuare a restringere il loro spazio di manovra.”

L’accesso alle prove elettroniche, come i messaggi e-mail o i documenti situati nel cloud, si rende necessario per un numero crescente di indagini. Nell’aprile 2018 la Commissione ha quindi proposto nuove norme per permettere alle autorità di polizia e giudiziarie di seguire più facilmente le loro piste online e oltre le frontiere. Dato che vari prestatori di servizi sono stabiliti al di fuori dell’UE, i mandati odierni completano le nuove norme per garantire una maggiore cooperazione a livello internazionale.

Raccomandazione relativa all’avvio di negoziati con gli USA

Attualmente, i prestatori di servizi stabiliti negli USA collaborano con le autorità di contrasto europee su base volontaria, e la legislazione degli USA non sempre consente loro di rispondere direttamente alle richieste europee di accesso alle prove elettroniche. Il mandato negoziale proposto dalla Commissione mira:

a garantire un accesso tempestivo alle prove elettroniche per le autorità di contrasto nell’UE e negli USA, abbreviando a 10 giorni il periodo di tempo per la comunicazione dei dati richiesti (attualmente servono almeno 10 mesi);

ad affrontare i conflitti di legge introducendo definizioni e tipi di dati interessati, chiarendo gli obblighi giuridici e garantendo diritti reciproci per tutte le Parti;

ad assicurare garanzie forti in materia di protezione dei dati, privacy e diritti procedurali, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali e dei principi di necessità e di proporzionalità.

Partecipazione ai negoziati nel quadro della Convenzione di Budapest

La Convenzione di Budapest è la pietra angolare della cooperazione internazionale contro la criminalità informatica, e fornisce un ampio quadro di collaborazione per oltre 60 paesi. Il secondo protocollo addizionale, una volta esistente, rafforzerà questa cooperazione internazionale, anche per quanto riguarda l’ottenimento dell’accesso alle prove elettroniche, il rafforzamento della mutua assistenza giudiziaria e l’organizzazione di indagini congiunte. La Commissione propone oggi un mandato per partecipare a tali negoziati a nome dell’Unione europea e dei suoi membri per garantire:

la compatibilità del protocollo con la legislazione dell’UE attuale e futura, anche nel settore dell’accesso transfrontaliero alle prove elettroniche;

una cooperazione internazionale rafforzata attraverso una mutua assistenza giudiziaria più efficiente, che comprenda richieste semplificate, e l’organizzazione di squadre investigative comuni;

la cooperazione diretta fra autorità di contrasto e prestatori di servizi in altre giurisdizioni;

garanzie più forti per quanto riguarda la protezione dei dati personali e le prassi nazionali di accesso transfrontaliero ad essi.

Prossime tappe

La Commissione presenta al Consiglio le due raccomandazioni per i mandati negoziali. Il Consiglio esaminerà le raccomandazioni, e dovrà adottare formalmente una decisione per autorizzare la Commissione ad avviare i negoziati in linea con le direttive indicate nei mandati.

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