K metro 0 – Mosca – Secondo i media nazionali russi, durante una sessione della Camera Alta del Parlamento di Mosca di ieri, un giovane senatore è stato messo in stato di fermo con l’accusa di omicidio. Rauf Arashukov, senatore 32enne della Repubblica di Karacaj-Circassia, sarebbe accusato del coinvolgimento in due omicidi risalenti al 2010 e di aver commesso altri diversi crimini.

Alcuni testimoni hanno riferito a Russia RBC news che la sessione è stata interrotta dal procuratore generale del paese e dal capo del comitato investigativo, che ha annunciato le accuse contro Arashukov. L’accusato, una volta intuito il suo imminente arresto, avrebbe tentato, senza successo, di lasciare la sessione parlamentare durante i lavori, fuggendo attraverso la galleria del parlamento, come ha dichiarato ai giornalisti Valentina Matvienko, speaker della camera: “Gli ho detto di sedersi, perché secondo le regole aveva diritto di parlare e fornire le sue spiegazioni. A quel punto è tornato, e voglio sia chiaro che gli ho suggerito di prendere la parola per spiegarsi, ma ha rifiutato questa opportunità”.

Gli investigatori accusano il senatore 32enne di aver commissionato gli omicidi di due oppositori politici del paese avvenuti a Čerkessk, capitale della Repubblica di Karacaj-Circassia: quello di Aslan Zhukov, leader del movimento giovanile Adyge-Khase, ucciso a colpi di arma da fuoco nel marzo 2010 e quello di Fral Shebkhuzov, un consigliere del presidente di Karacaj-Circassia, prima picchiato e poi ucciso nello stesso anno. “Si pensa che Rauf Arashukov possa essere coinvolto in altri crimini” ha affermato la commissione investigativa della Federazione Russa. Ci sarebbero anche tre testimonianze, risalenti a settembre scorso, che incastrano il senatore. Inoltre, stando alle notizie dei media russi, il parlamentare, che è diventato senatore nel 2016, è anche accusato di far parte di un’associazione a delinquere. Gli investigatori hanno anche affermato di aver arrestato il padre di Arashukov, sospettato di appropriazione indebita di 30 miliardi di rubli (350 milioni di sterline) di gas.

L’agenzia di informazione russa Novosti ha riportato che l’immunità parlamentare di Rauf Arashukov è stata revocata, ma l’indagato ha negato le accuse con fermezza, dichiarandosi non colpevole. La conclusione della vicenda dipende, adesso, soltanto dal sistema giudiziario.