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Ginevra, presentato il Rapporto mondiale sul futuro del lavoro. “Dati allarmanti”

Ginevra, presentato il Rapporto mondiale sul futuro del lavoro. “Dati allarmanti”

K metro 0 – Ginevra – Disoccupazione, le cifre sono destinate ad aumentare. Oggi trecento milioni di lavoratori vivono in condizioni di estrema povertà, cioè con meno di due dollari al giorno. Questa mattina a Ginevra, presso la sede dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), la Commissione globale sul futuro del lavoro ha presentato un rapporto mondiale che ha fornito

K metro 0 – Ginevra – Disoccupazione, le cifre sono destinate ad aumentare. Oggi trecento milioni di lavoratori vivono in condizioni di estrema povertà, cioè con meno di due dollari al giorno. Questa mattina a Ginevra, presso la sede dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), la Commissione globale sul futuro del lavoro ha presentato un rapporto mondiale che ha fornito un’analisi approfondita sugli scenari futuri del lavoro, e rappresenta la base per promuovere la giustizia sociale in questo secolo, delineando i presupposti per creare migliori prospettive di lavoro per tutti in un momento di cambiamenti e sfide senza precedenti.

Il Rapporto è stato incentrato sull’impatto delle nuove tecnologie, l’economia globale e i cambiamenti demografici e climatici. I dati sono allarmanti e si focalizzano, altresì, sull’impiego giovanile, le professionalità del futuro, il “digital divide”, l’economia rurale e l’uguaglianza di genere.

Nel mondo ci sono 190 milioni di persone senza un’occupazione, di cui 64,8 milioni sono giovani, in pratica un terzo del totale. Un dato «inaccettabilmente alto» – si legge nel report – e che dovrebbe aumentare per il 2030, quando ci saranno ulteriori 344 milioni di posti da creare. Trecento milioni di lavoratori inoltre vivono in condizioni di estrema povertà, cioè con meno di due dollari al giorno. C’è poi il tema dei diritti, gran parte dei quali non vengono rispettati: basti pensare che il 36,1 per cento della forza lavoro è impiegata per troppe ore a settimana (oltre le 48). Mentre 2,78 milioni di persone muoiono ogni anno per incidenti sul lavoro. E resta alta la differenza di trattamento tra gli uomini e le donne, le quali hanno in media stipendi inferiori del 20 per cento.

Al duro quadro presentato nel Rapporto di oggi, si aggiunge l’arrivo dell’automazione. “Le tecnologie avanzate – si legge nel report – creeranno nuovi lavori, ma coloro che perdono l’occupazione in questa transizione potrebbero essere meno attrezzati per sfruttare nuove opportunità. Le qualifiche di oggi infatti potrebbero non essere sufficienti per i lavori di domani”. Questo è un aspetto centrale e i governi dovrebbero tenerne conto, a detta della Commissione.

Il Rapporto e le consultazioni fanno parte di un’iniziativa proposta nel 2013 dal Direttore Generale dell’ILO, Guy Ryder, per capire la situazione e rispondere efficacemente alle nuove sfide nel mondo del lavoro.

La Commissione globale indipendente sul futuro del lavoro è composta da 27 membri e co-presieduta dal Presidente Sudafricano Cyril Ramaphosa e dal Primo Ministro svedese Stefan Löfven. La Commissione ha lavorato al Rapporto da agosto 2017. Nei 18 mesi precedenti, rappresentanti dei governi, degli imprenditori e dei lavoratori (che costituiscono la struttura tripartita dell’ILO) si sono incontrati in 110 paesi. Il risultato delle consultazioni è pubblicato nel Rapporto.

Il Rapporto è stato presentato dal Direttore dell’ILO Guy Ryder; dal Presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa e dal Primo Ministro svedese Stefan Löfven.

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