K metro 0 – Vicenza – Si sa che trovare un lavoro in Italia di questi tempi è davvero un’impresa, un grosso impegno. Si discute molto della difficoltà dei giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro, perché non hanno esperienza, degli over 50, che pur avendola, ormai sono in un’età avanzata. Allora che fare?

Un cittadino immigrato di 59 anni si consola con una passeggiata e scoprendo, un portafogli con del denaro, riesce a trovare subito un lavoro.

È la storia di Omar Chamkou, 59enne di origine marocchina che abita a Cartigliano nel Vicentino. La scorsa domenica ha trovato un borsellino con 900 euro: «È una persona di onestà indiscutibile ed era da tempo disoccupato. Ci sembra solo giusto dargli un lavoro» dichiara Bernardo Finco, titolare della conceria Finco di Bassano, e proprietario del portafogli.

Chamkou, da molti anni in Italia, domenica mattina stava passeggiando lungo le rive del Brenta, quando ha intravisto un portafogli contenente denaro, documenti e carte di credito e senza indugio, lo ha consegnato al Sindaco del Paese. Il primo cittadino Guido Grego, ha prontamente mobilitato la polizia municipale che ha in breve tempo, ritrovato il proprietario, un dirigente di un’importante conceria del paese con 120 dipendenti. Il sindaco dopo l’accaduto ha pubblicato una foto su Facebook assieme a Chamkou e alla moglie, con il commento «Bravi, cittadini onesti».

L’industria, che vede una ripresa del settore, dopo aver analizzato il profilo del disoccupato e constatata la perdita del lavoro, per cause a lui non imputabili, lo ha chiamato per un colloquio andato a buon fine. Il Signor Chamkou inizierà lunedi, secondo quanto riportato dalla stampa. «Una persona di tale onestà va conosciuta – rimarca l’imprenditore.

Plaude al gesto dell’azienda il sindaco Grego: «Così la conceria dimostra attaccamento al proprio territorio. Quella accaduta a Cartigliano in questi giorni è una magnifica vicenda con un finale da fiaba: spero che raccontarla aiuti tutti a riflettere sull’importanza di tenere un comportamento onesto ed essere da esempio per i propri familiari e gli altri. L’educazione civica – conclude il primo cittadino – prima ancora di essere insegnata nelle scuole passa attraverso i nostri gesti quotidiani».

Una bella storia che vede protagonisti tre soggetti: un cittadino disoccupato che ha avvalorato onestà e lealtà al paese, un sindaco modello di integrazione ed accoglienza, ed un imprenditore solidale e riconoscente. Da Cartigliano nel Vicentino passano e restano i valori di cooperazione, pacifica coesistenza e di alta moralità e rettitudine, virtù necessarie per far un’Europa forte ed unificata.

di Alfredo Maiolese