K metro 0 – Nel 2018 è calato dell’80%, rispetto al 2017, il numero di migranti che, attraverso il Mediterraneo centrale, ha raggiunto l’Italia. Gli arrivi sono stati poco più di 23.000, secondo le stime di Frontex, l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea. Il dato registrato su quella
K metro 0 – Nel 2018 è calato dell’80%, rispetto al 2017, il numero di migranti che, attraverso il Mediterraneo centrale, ha raggiunto l’Italia. Gli arrivi sono stati poco più di 23.000, secondo le stime di Frontex, l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea. Il dato registrato su quella rotta ha portato a un calo complessivo di un quarto degli attraversamenti irregolari (150.000) alle frontiere esterne dell’Ue rispetto al 2017, toccando il livello più basso in 5 anni. Per il secondo anno consecutivo, è invece raddoppiato il numero di arrivi in Spagna.
Il numero di partenze dalla Libia è diminuito dell’87% rispetto al 2017, dall’Algeria la riduzione è invece del 50% circa. Più o meno invariato il flusso dalla Tunisia. Gli immigrati che sfruttano la rotta del Mediterraneo centrale sono principalmente tunisini ed eritrei.
Secondo Frontex la rotta più richiesta, anche perché considerata la meno pericolosa, è quella che attraversa il versante ovest del Mediterraneo, quello che divide la Spagna dal Marocco. Non a caso, il numero di migranti che raggiungono la penisola iberica, è più che raddoppiato rispetto all’anno scorso. Sempre nel 2018 circa 57mila migranti hanno invece raggiunto la Spagna. Gli immigrati sono principalmente marocchini, seguiti da guineani, maliani e algerini.
Nel Mediterraneo orientale gli arrivi del 2018 sono aumentati di quasi un terzo, fino a 56mila unità, per lo più attraverso il confine terrestre tra Turchia e Grecia. Gli arrivi attraverso il mare Egeo sono più o meno in linea con quelli del 2017, anche se sono raddoppiati gli sbarchi a Cipro.
Frontex sottolinea che i dati sono preliminari e che non tengono conto del fatto che un migrante potrebbe aver tentato più volte di attraversare i confini in diverse località.
L’Unhcr, l’agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ha invece reso noto che il numero di migranti morti, cercando di attraversare il Mar Mediterraneo, è sceso del 28% nel 2018 rispetto all’anno precedente: 2.262 contro 3.139 nel 2017.