K metro 0 – Istanbul – Oggi a Istanbul, il Patriarca Bartolomeo I ha presentato il Tomos, una pergamena contenente il decreto, in una cerimonia simbolica che canonizza l’indipendenza della Chiesa e completerà il processo di riconoscimento ufficiale dalla Chiesa ortodossa russa. Il documento è stato firmato, ieri sabato 5 gennaio, dallo stesso patriarca, in occasione
K metro 0 – Istanbul – Oggi a Istanbul, il Patriarca Bartolomeo I ha presentato il Tomos, una pergamena contenente il decreto, in una cerimonia simbolica che canonizza l’indipendenza della Chiesa e completerà il processo di riconoscimento ufficiale dalla Chiesa ortodossa russa. Il documento è stato firmato, ieri sabato 5 gennaio, dallo stesso patriarca, in occasione di una messa alla presenza dell’arcivescovo ortodosso ucraino e metropolita di Kiev, Onofrio, e del presidente, Petro Poroshenko, presso la cattedrale St. George di Istanbul, così la chiesa ortodossa dell’Ucraina è diventata ufficialmente indipendente da quella russa. Il decreto, appunto chiamato “tomos”, garantisce ‘autocefalia’; sarà infine portato a Kiev in occasione del Natale ortodosso, che si festeggia il 7 gennaio. Il patriarca, leader spirituale dei circa 300 milioni di cristiani ortodossi in tutto il mondo, aveva approvato la richiesta formale di Kiev per la nuova chiesa ad ottobre scorso.
Il presidente ucraino Poroshenko ha annunciato solennemente, davanti ai fedeli che hanno partecipato alla cerimonia con canti liturgici: “Voglio ringraziare le generazioni di ucraini che hanno sognato… e finalmente Dio ci ha mandato la Chiesa Ortodossa di Ucraina”.
La Russia ha persino lasciato presagire la possibilità di uno scisma all’interno dell’Ortodossia, interrompendo i rapporti con il Patriarcato di Costantinopoli. L’evento che ha suscitato l’irritazione di Mosca, la quale ha paragonato l’iniziativa al Grande Scisma del 1054, che divise il Cristianesimo orientale da quello occidentale. Nonostante che il patriarca ortodosso russo Kirill aveva fatto un ultimo tentativo, lo scorso dicembre, per impedire la cerimonia, risultato invano.
Adesso, tramite la scissione e la formazione di un clero a Kiev a tutti gli effetti indipendente, l’influenza del patriarcato di Mosca verrà drasticamente ridotta in territorio ucraino.
Le relazioni bilaterali tra Mosca e Kiev si sono profondamente incrinate dopo l’annessione anticostituzionale della Crimea, nel 2014, da parte della Russia. La comunità internazionale insieme l’Europa ha rinnovato le sanzioni contro Mosca fino a marzo 2019.