K metro 0 – Napoli – Quest’anno ci si potrà avventurare alla scoperta del Real Sito Borbonico di Carditello di notte per delle aperture straordinarie e gratuite serali che ci consentiranno di ammirare le affascinanti sale dell’appartamento reale a lume di torcia, regalando un’esperienza culturale suggestiva e pittoresca. Il Sito Borbonico sarà aperto gratuitamente anche
K metro 0 – Napoli – Quest’anno ci si potrà avventurare alla scoperta del Real Sito Borbonico di Carditello di notte per delle aperture straordinarie e gratuite serali che ci consentiranno di ammirare le affascinanti sale dell’appartamento reale a lume di torcia, regalando un’esperienza culturale suggestiva e pittoresca. Il Sito Borbonico sarà aperto gratuitamente anche per i primi giorni dell’anno 2019. Generalmente, le visite gratuite si tengono la domenica mattina e ci permettono di conoscere la Reggia di Carditello, la bella residenza voluta dai Borbone, che finalmente è in ristrutturazione e può essere fruibile dal pubblico. La novità interviene per il periodo natalizio: visite notturne a lume di torcia, anche per dare spazio a diversi target di visitatori.
Infatti la Fondazione, che ne sta curando il restauro, ha previsto delle aperture straordinarie e gratuite serali che consentono di ammirare, dalle 17 alle 20, le affascinanti sale dell’appartamento reale a lume di torcia. Queste particolari visite si svolgeranno con il seguente calendario: Sabato 5 gennaio 2018 dalle 17 alle 20 visite in notturna alla Palazzina centrale e Domenica 6 gennaio 2018 dalle 9 alle 12:30 visite alla Palazzina centrale.
La suggestiva iniziativa dà la possibilità scoprire di notte il Real Sito di Carditello, voluto da Ferdinando IV di Borbone e costruito dall’architetto Francesco Collecini, allievo di Luigi Vanvitelli, nel 1787 come moderna fattoria e casino di caccia: è un complesso architettonico sobrio ed elegante di stile neoclassico, destinato da Carlo di Borbone (1716-1788) a luogo per la caccia e l’allevamento di cavalli e poi trasformato per volontà di Ferdinando IV di Borbone (1751-1825) in una fattoria modello per la coltivazione del grano e l’allevamento di razze pregiate di cavalli e bovini. Era immerso in una vasta tenuta ricca di boschi, pascoli e terreni seminativi, e si estendeva su di una superficie di 6.305 moggia capuane, corrispondenti a circa 2.100 ettari.