K metro 0 – Ankara – Il governo Turco invierà una delegazione di alto livello in Russia sabato 29 dicembre per discutere e coordinare gli effetti collaterali del ritiro degli Stati Uniti dalla Siria, operando in parallelo con l’asse Ankara-Washington per lo stesso obiettivo, ha detto un alto funzionario a capo del Partito della Giustizia e dello Sviluppo (AKP). Nel
K metro 0 – Ankara – Il governo Turco invierà una delegazione di alto livello in Russia sabato 29 dicembre per discutere e coordinare gli effetti collaterali del ritiro degli Stati Uniti dalla Siria, operando in parallelo con l’asse Ankara-Washington per lo stesso obiettivo, ha detto un alto funzionario a capo del Partito della Giustizia e dello Sviluppo (AKP). Nel team, il ministro degli affari esteri Mevlüt Çavuşoğlu, il ministro della difesa Hulusi Akar, il capo dell’Intelligence Hakan Fidan ed il consigliere presidenziale İbrahim Kalın.
“La delegazione raggiungerà la Russia sabato. Condurrà delle trattative sulla Siria. Sulla base dei risultati di queste trattative, si potrebbe tenere una conversazione telefonica [tra il Presidente Recep Tayyip Erdoğan ed il Presidente russo Vladimir Putin]. Anche un altro programma per un incontro faccia a faccia con Putin sarà organizzato”, ha detto ai giornalisti il 26 dicembre il portavoce di AKP Ömer Çelik. Alla conferenza stampa il 25 dicembre, Çavuşoğlu ha parlato delle intenzioni di Ankara di coordinarsi con la Russia sulla base delle istruzioni di Erdogan dopo che il Presidente degli Stati Uniti ha improvvisamente deciso di richiamare tutte le truppe statunitensi dalla Siria. La Turchia ha espresso le sue preoccupazioni sulla penetrazione di quelli che considera gruppi terroristici, come YPG ed ISIL, in zone che verranno evacuate dalle truppe americane. Ha anche ribadito la sua determinazione nel combattere YPG per mezzo di operazioni militari in Siria orientale nonostante abbia ritardato un attacco programmato a causa della decisione di ritirare le truppe statunitensi. Uno dei problemi principali che la delegazione turca discuterà con le controparti in Russia sarà relativo a chi controllerà quelle regioni che verranno lasciate dalle truppe statunitensi. L’YPG, sotto l’egida di SDF, controlla l’intera Siria orientale, un terzo del paese devastato dalla guerra. La Russia ha detto che queste zone devono essere controllate dal regime siriano.
“Una domanda essenziale sorge: Chi erediterà il controllo sui territori abbandonate dagli Americani? Ovviamente, dovrebbe essere il governo siriano, in accordo con il diritto internazionale e considerando il percorso che la Siria ed il popolo siriano hanno compiuto”, ha detto alla conferenza stampa di Mosca la portavoce del Ministero Estero russo Maria Zakharova. “Coordiniamo strettamente le nostre idee e l’attuazione di un piano concreto in Siria con i nostri colleghi turchi”, ha aggiunto Zakharova.
Il consigliere di Trump è pronto a raggiungere Ankara Nel frattempo, la Turchia e gli Stati Uniti stanno intensificando il dialogo per un valido e coordinato ritiro delle truppe americane dalla Siria. Una delegazione militare è attesa in Turchia in questi giorni, mentre il consigliere per la Sicurezza Nazionale di Trump John Bolton sarà nella capitale turca dopo Capodanno. I gruppi di lavoro dell’asse turco-statunitense si incontreranno a Washington D.C. l’8 gennaio, giorno in cui tutti gli aspetti di questa relazione bilaterale oltre che la Siria saranno posti sul tavolo.
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