K metro 0 – Amsterdam – Il Primo ministro olandese Mark Rutte ha invocato il caos della Brexit come monito su cosa potrebbe accadere all’Olanda se ignora la sua tradizione politica di coalizione e compromesso. In una “lettera aperta”, pubblicata come uno spot a piene pagine nel giornale “AD”, Rutte paragona la prosperità del Paese
K metro 0 – Amsterdam – Il Primo ministro olandese Mark Rutte ha invocato il caos della Brexit come monito su cosa potrebbe accadere all’Olanda se ignora la sua tradizione politica di coalizione e compromesso. In una “lettera aperta”, pubblicata come uno spot a piene pagine nel giornale “AD”, Rutte paragona la prosperità del Paese ad un vaso prezioso. “Questo bene è fragile e sgretolabile. Può rompersi facilmente”. Continua: “Abbiamo visto esempi di società che hanno rotto il vaso. Guardate la Gran Bretagna. I politici e le persone lì hanno dimenticato cosa hanno ottenuto insieme. Ora sono in pieno caos”. La lettera è stata pubblicata quattro mesi prima che gli elettori olandesi eleggano le nuove assemblee provinciali, che a loro volta determineranno il volto del nuovo Senato a maggio. Se, come ci si aspetta, la coalizione di governo perderà la sua maggioranza nella Upper House del Parlamento, necessiterà di sostegno dai partiti di opposizione, per il suo programma legislativo.
Rutte fa riferimento alle recenti manifestazioni contro Zwarte Piet, il personaggio di folklore dei Paesi Bassi e del Belgio che suona il secondo violino nelle tradizionali parate di dicembre, come esempio di una situazione dove “quasi tutto è andato male”: “le persone che urlavano così forte per o contro Zwarte Piet tanto da perdere di vista i loro figli”. Infatti, per alcuni anni dietro le quinte sono andati avanti molti dibattiti tra i partiti, proprio su come modernizzare l’aspetto di Zwarte Piet. La grande maggioranza di arresti nelle parate Sinterklaas di questi anni ha riguardato persone che iniziavano manifestazioni anti-Piet. il Premier Rutte ha scritto: “Difficilmente ottengo ciò che voglio. Di solito vengo a compromessi e metto in secondo piano le mie richieste, perché ogni volta mi sento come avessi la responsabilità di mantenere il vaso intatto”. Ha anche descritto altri che hanno rifiutato di venire a compromessi e lavorare insieme come “persone che colpiscono il vaso così forte da romperlo”.
La frammentazione della politica olandese, che ha visto 13 partiti avere posti in Parlamento alle ultime elezioni generali nel 2017, ha prodotto molte preoccupazioni sul fatto che il “poldermodel” di governare appunto mediante compromesso sta incontrando molte tensioni. La recente crisi di trattative tra i datori di lavoro e i sindacati per riformare il sistema pensionistico ha ancora di più accentuato la percezione che il processo decisionale stia diventando più difficile. Le trattative per formare il corrente gabinetto di quattro partiti lo scorso anno sono durate sette mesi ed hanno dato al governo una maggioranza monoposto in entrambe le Camere del Parlamento. A livello di governo locale, le trattative per la coalizione di quest’anno sono durate due settimane in più rispetto al 2014. Rutte utilizzò un tono ancora più combattivo l’ultima volta che si servì del formato della lettera aperta prima delle elezioni 2017, quando il suo partito VVD stava cercando di superare il partito anti-Islam PVV di Geert Wilders nei sondaggi. Gli venne criticato di esortare le persone ad “agire normalmente o andare via”, in commenti che sembravano denigrare le preoccupazioni degli olandesi riguardo al razzismo.