K metro 0 – Roma – Dramma di caccia, l’opera giovanile di Anton Chekhov è diventata un’opera lirica musicata dal maestro Pietro Cangiano. Quando aveva soltanto venire anni, Anton Chekhov scrisse il romanzo che rimase dimenticato in un cassetto. L’opera fu pubblicata postuma. Grazie alla librettista Laura Felice ed al musicista Pietro Cangiano oggi, ‘Dramma
K metro 0 – Roma – Dramma di caccia, l’opera giovanile di Anton Chekhov è diventata un’opera lirica musicata dal maestro Pietro Cangiano. Quando aveva soltanto venire anni, Anton Chekhov scrisse il romanzo che rimase dimenticato in un cassetto. L’opera fu pubblicata postuma. Grazie alla librettista Laura Felice ed al musicista Pietro Cangiano oggi, ‘Dramma di caccia’ è diventata un’opera lirica: un raro esempio dei nostri giorni in cui la letteratura russa si intreccia con la musica italiana. Straordinaria la trama del grande scrittore russo che mostra i drammi delle passioni interiori che agitano l’animo umano soggiogato dal destino. Straordinaria anche la capacità del maestro Pietro Cangiano che ha colto l’attualità della tematica dell’opera, la potenzialità letteraria e le caratteristiche adatte per farne un’opera lirica. Pietro Cangiano, pianista, maestro di sala al Teatro dell’Opera di Roma, compositore, ha scritto la musica con pregevole talento, arricchendo il patrimonio musicale della lirica italiana che negli ultimi tempi si stava fossilizzando su una produzione risalente a molti anni orsono. Il maestro Cangiano ha riproposto l’attualità artistica dell’opera lirica contribuendo a valorizzare l’universalità della cultura che abbatte le frontiere nazionali. In questo caso, sono protagoniste la letteratura russa e la musica italiana senza limiti temporali. L’opera non ha ancora visto la luce di una prima. Ieri sera è stata presentata per la prima volta una sintesi dell’opera di fronte ad un numeroso pubblico con molti intenditori. L’evento ha riscosso un grande successo.
La manifestazione organizzata dal Centro Russo di Scienza e Cultura e si è svolta nella sede romana, nel salone del primo piano di Piazza Cairoli, 6. La presentazione dell’opera è stata illustrata dall’autore della musica, il maestro Pietro Cangiano. La librettista, Laura Felice, ha curato le note introduttive. Al pianoforte si è esibito lo stesso autore. Per i brani vocali si sono esibiti brillantemente: Maria Tomassi (soprano), Massimo Simeoli (baritono), Francesco Giannelli (tenore), Isabella Palermo (mezzosoprano), Andrea De Gregorio (tenore) e Federico Faildini (tenore). L’evento ha anche contribuito a rafforzare i legami culturali e le relazioni tra Italia e Russia. Auspichiamo che presto l’opera possa vedere la luce di una prima al completo, dimostrando al grande pubblico ed al mondo intero che l’opera lirica italiana è fatta ancora di grande vitalità creativa.
di Salvatore Rondello