K metro 0 – Bruxelles – La Commissione europea esprime apprezzamento per l’approvazione dell’accordo di partenariato economico UE-Giappone e dell’accordo di partenariato strategico UE-Giappone da parte del Parlamento europeo. L’accordo commerciale negoziato dalla Commissione è il primo in assoluto a includere un riferimento esplicito all’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Esso creerà una zona di
K metro 0 – Bruxelles – La Commissione europea esprime apprezzamento per l’approvazione dell’accordo di partenariato economico UE-Giappone e dell’accordo di partenariato strategico UE-Giappone da parte del Parlamento europeo.
L’accordo commerciale negoziato dalla Commissione è il primo in assoluto a includere un riferimento esplicito all’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Esso creerà una zona di libero scambio che interesserà 635 milioni di persone e circa un terzo del PIL complessivo a livello mondiale. L’accordo di partenariato strategico è il primissimo accordo quadro bilaterale concluso tra l’UE e il Giappone.
Il Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha dichiarato: “A quasi cinque secoli da quei primi legami commerciali instaurati dagli europei con il Giappone, l’entrata in vigore dell’accordo di partenariato economico UE-Giappone conferirà una dimensione totalmente nuova alle nostre relazioni commerciali, politiche e strategiche. Esprimo un encomio al Parlamento europeo per il voto di oggi, che rafforza il messaggio inequivocabile dell’Europa: insieme ai nostri partner cui siamo legati da una stretta amicizia, come il Giappone, continueremo a difendere un commercio aperto, vantaggioso per tutti e fondato su regole. Più delle parole o delle intenzioni, questo accordo apporterà benefici significativi e tangibili alle imprese e ai cittadini in Europa e in Giappone.”
Il voto odierno fa seguito a una decisione analoga adottata dalla Dieta nazionale del Giappone e conclude pertanto la procedura di ratifica parlamentare dell’accordo da entrambe le parti. Questo voto pone le basi per l’entrata in vigore dell’accordo il 1° febbraio 2019. A partire da tale data le imprese, gli agricoltori, i lavoratori e i consumatori dell’UE inizieranno ad approfittare dei vantaggi di un commercio più semplice e rapido tra l’UE e il Giappone.
Cecilia Malmström, Commissaria responsabile per il Commercio, ha dichiarato: “Sono estremamente soddisfatta del voto odierno del Parlamento. Il nostro partenariato economico con il Giappone, vale a dire la creazione della più grande zona commerciale mai negoziata, sta per diventare realtà e comporterà vantaggi evidenti per imprese, agricoltori, prestatori di servizi e altri soggetti europei. Tali vantaggi vanno anche di pari passo con l’impegno assunto da entrambe le parti di mantenere gli standard più elevati per i nostri lavoratori, i nostri consumatori e l’ambiente. È una buona notizia per l’UE e per tutti i sostenitori di un sistema commerciale internazionale aperto ed equo.”
L’accordo di partenariato economico UE-Giappone eliminerà la maggior parte dei dazi pagati annualmente dalle imprese dell’UE che esportano in Giappone (per un valore di 1 miliardo di €) e una serie di annosi ostacoli normativi, ad esempio sulle esportazioni di automobili. Aprirà inoltre il mercato giapponese, che conta 127 milioni di consumatori, ai principali prodotti agricoli dell’UE e aumenterà le opportunità di esportazione dell’UE in molti altri settori. L’accordo rafforzerà inoltre la cooperazione tra l’Europa e il Giappone in numerosi ambiti, riaffermerà il loro impegno comune a favore dello sviluppo sostenibile e comprenderà per la prima volta un impegno specifico ad attuare l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
Elementi chiave dell’accordo di partenariato economico
Grazie all’accordo sarà possibile, in particolare:
eliminare i dazi su molti formaggi come il Gouda e il Cheddar (attualmente tassati quasi al 30%) nonché sulle esportazioni di vini (cui si applica attualmente un dazio del 15% in media);
consentire all’UE di aumentare considerevolmente le sue esportazioni di carni bovine e di offrire ulteriori possibilità di esportazione per i prodotti a base di carni suine;
garantire la protezione in Giappone di oltre 200 indicazioni geografiche (IG), di specialità culinarie tradizionali europee di alta qualità e la protezione nell’UE di una serie di IG giapponesi;
eliminare i dazi sui prodotti industriali nei settori in cui l’UE è molto competitiva, come i cosmetici, le sostanze chimiche, gli articoli tessili e l’abbigliamento;
far sì che il Giappone aderisca alle norme internazionali sugli autoveicoli, con il risultato che per l’UE sarà decisamente più semplice esportare automobili in tale paese;
aprire i mercati dei servizi, in particolare per i servizi finanziari, il commercio elettronico, le telecomunicazioni e i trasporti;
garantire alle imprese dell’UE l’accesso ai vasti mercati degli appalti di 54 grandi città giapponesi; eliminare gli ostacoli agli appalti in un settore economicamente importante come quello ferroviario.
L’accordo contiene un ampio capitolo sul commercio e sullo sviluppo sostenibile, stabilisce norme rigorose a livello di lavoro, sicurezza e tutela dell’ambiente e dei consumatori, rafforza gli impegni dell’UE e del Giappone a favore dello sviluppo sostenibile e nella lotta ai cambiamenti climatici e tutela pienamente i servizi pubblici. Contiene inoltre un capitolo particolarmente importante sulle piccole e medie imprese (PMI), che rappresentano attualmente il 78% degli esportatori in Giappone.
Per quanto concerne la protezione dei dati, il 17 luglio l’UE e il Giappone hanno concluso i negoziati sulla reciproca adeguatezza, che andranno a integrare l’accordo di partenariato economico. L’obiettivo è riconoscere come “equivalenti” i reciproci sistemi di protezione dei dati, il che consentirà il flusso sicuro di dati tra l’UE e il Giappone, creando il più vasto spazio di flusso sicuro di dati a livello mondiale.
Un accordo di partenariato strategico per una collaborazione ancora più stretta
L’UE e il Giappone condividono un forte impegno a favore della democrazia, della tutela dei diritti umani, del commercio libero e aperto, del multilateralismo e dell’ordine basato su regole. Il Giappone è un partner strategico di lunga data dell’UE e un importante alleato sulla scena internazionale.
L’accordo di partenariato strategico determinerà un ulteriore approfondimento delle relazioni tra l’UE e il Giappone, un rafforzamento del dialogo sulla politica estera e di sicurezza e un impegno in una vasta gamma di questioni a livello mondiale, regionale e bilaterale. L’accordo ribadisce i valori condivisi e i principi comuni che costituiscono la base del partenariato UE-Giappone, tra cui i diritti umani, la democrazia, il multilateralismo e lo Stato di diritto.
“Il Giappone è un paese con cui è già in atto una stretta collaborazione. A seguito dei voti odierni, il nostro partenariato diventerà ancora più forte. Il Giappone è per l’UE un partner chiave nei consessi multilaterali. Il nuovo accordo ci aiuterà a cooperare ancora più strettamente in molti settori e ad aumentare i contatti interpersonali, a vantaggio dei cittadini dell’UE e del Giappone”, ha dichiarato l’Alta rappresentante Federica Mogherini.
L’accordo di partenariato strategico promuoverà il dialogo e la cooperazione tra l’Unione europea e il Giappone su temi di reciproco interesse quali la politica estera e di sicurezza, la connettività, i cambiamenti climatici, l’ambiente, l’energia, le questioni riguardanti il ciberspazio, l’occupazione e gli affari sociali nonché gli scambi interpersonali.
Cronologia dell’accordo e prossime tappe
I negoziati in vista dell’accordo di partenariato strategico e dell’accordo di partenariato economico sono stati avviati nel 2013 ed entrambi gli accordi sono stati firmati in occasione del vertice UE-Giappone svoltosi il 17 luglio 2018.
Il 29 novembre e l’8 dicembre le due camere della Dieta nazionale giapponese hanno ratificato l’accordo di partenariato economico. Il consenso espresso in data odierna dal Parlamento europeo apre la strada alla conclusione e all’entrata in vigore dell’accordo economico. Le formalità residue dovrebbero essere espletate in tempo affinché l’accordo entri in vigore il 1° febbraio 2019.
L’entrata in vigore dell’accordo di partenariato strategico richiede anche la ratifica da parte degli Stati membri dell’UE, ma un’ampia parte dell’accordo può essere applicata in via provvisoria già all’inizio del 2019.
CE