Auto: case giapponesi puntano su chip comuni per competere con i rivali cinesi

Auto: case giapponesi puntano su chip comuni per competere con i rivali cinesi

K metro 0 – Tokyo – I costruttori e fornitori giapponesi del settore automobilistico stanno intraprendendo un raro sforzo congiunto a livello di settore per rafforzare la propria competitività nei confronti dei rivali cinesi, che li hanno superati nella corsa ai veicoli intelligenti. Lo riferisce il quotidiano giapponese “Nikkei”. Asra, un consorzio che include Toyota

K metro 0 – Tokyo – I costruttori e fornitori giapponesi del settore automobilistico stanno intraprendendo un raro sforzo congiunto a livello di settore per rafforzare la propria competitività nei confronti dei rivali cinesi, che li hanno superati nella corsa ai veicoli intelligenti. Lo riferisce il quotidiano giapponese “Nikkei”. Asra, un consorzio che include Toyota Motor, Nissan Motor e Honda Motor, sta guidando le discussioni per creare un progetto standardizzato di chip automobilistici di nuova generazione, che si spera sia pronto entro marzo 2029.

La standardizzazione dello sviluppo dei chip aiuterebbe le case automobilistiche a ridurre i costi e ad accelerare i tempi di sviluppo, potenzialmente recuperando il tempo perso. “Per quanto riguarda la presenza di un hardware adeguato che garantisca il controllo in tempo reale, la sicurezza funzionale e la capacità di eseguire in modo affidabile il software, il Giappone è in ritardo”, ha dichiarato Nobuaki Kawahara, direttore esecutivo di Asra, in un’intervista al quotidiano.

La battaglia per i veicoli intelligenti si gioca su due grandi fronti: da un lato la guida autonoma, dall’altro i veicoli definiti dal software (Sdv), le cui funzioni possono essere aggiornate come avviene per gli smartphone. Kawahara, che è anche consulente senior di Denso, un fornitore del gruppo Toyota, ha affermato che i costruttori giapponesi sono probabilmente indietro di due o tre anni rispetto alla Cina nello sviluppo degli Sdv. Ciò è dovuto in parte al fatto che i produttori cinesi e altri leader nel settore dei veicoli elettrici “preferiscono scegliere prima il software e poi assicurarsi che l’hardware sia adeguato,” ha spiegato.

I costruttori giapponesi, di contro, hanno seguito sinora l’approccio opposto, dando priorità all’hardware del veicolo e solo in seguito decidono quale software e quali semiconduttori utilizzare per controllarlo, ha aggiunto Kawahara. Prendere queste decisioni sul software e sui chip in una fase avanzata dello sviluppo rende più difficile scegliere i componenti migliori e più efficienti.

Recentemente, case automobilistiche cinesi come Byd, Geely e Chery stanno guadagnando quote di mercato precedentemente dominate da produttori giapponesi ed europei sia a livello nazionale che in altre economie asiatiche, grazie ai loro veicoli elettrici intelligenti e a prezzi accessibili. Nel 2024, le vendite di Toyota in Cina sono ammontante a circa 1,8 milioni di unità, in calo del 7 per cento rispetto all’anno precedente, mentre Nissan e Honda hanno registrato rispettivamente un calo del 12 e del 31 per cento.

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