Siria, il 75% dei bambini è nato durante i 14 anni di guerra

Siria, il 75% dei bambini è nato durante i 14 anni di guerra

K metro 0 – Beirut – Oltre il 75 per cento dei circa 10,5 milioni di bambini siriani è nato durante una guerra devastante che da 14 anni segna profondamente il Paese. Dal 2011, la Siria è teatro di un conflitto complesso e prolungato, caratterizzato da scontri tra forze governative, gruppi armati di opposizione e attori

K metro 0 – Beirut – Oltre il 75 per cento dei circa 10,5 milioni di bambini siriani è nato durante una guerra devastante che da 14 anni segna profondamente il Paese. Dal 2011, la Siria è teatro di un conflitto complesso e prolungato, caratterizzato da scontri tra forze governative, gruppi armati di opposizione e attori internazionali, in una rete intricata di alleanze e rivalità che ha reso ancora più difficile il raggiungimento di una soluzione politica duratura.

Secondo il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef), la situazione dell’infanzia in Siria è estremamente critica. La recente escalation di violenza nelle aree costiere ha causato la morte di almeno 13 minori, tra cui un neonato di sei mesi. Gli attacchi indiscriminati e i bombardamenti continuano a esporre i civili, in particolare i bambini, a un costante rischio.

Attualmente, almeno 5 milioni di bambini risultano minacciati dalla presenza di residuati bellici esplosivi, che rendono insicuro persino il semplice atto di giocare all’aperto o percorrere le strade del proprio quartiere.

Più del 40 per cento delle circa 20.000 scuole nel Paese rimane chiuso, costringendo oltre 2,4 milioni di bambini a rimanere fuori dalle aule scolastiche. Più di un milione di minori è inoltre a rischio di abbandono scolastico, privato di un’istruzione fondamentale per costruire un futuro al di fuori del conflitto. Il sistema educativo siriano, un tempo tra i più avanzati della regione, è ormai frammentato e insufficiente a garantire opportunità reali alle nuove generazioni.

Sul piano sanitario, le condizioni risultano altrettanto drammatiche. Più di 500.000 bambini sotto i cinque anni soffrono di malnutrizione acuta, mentre altri 2 milioni vivono in condizioni che potrebbero rapidamente peggiorare senza interventi adeguati. Il collasso del sistema sanitario ha ridotto drasticamente l’accesso alle cure di base, aggravando la diffusione di malattie e aumentando la mortalità infantile.

Le difficoltà si estendono anche all’accesso all’acqua potabile. Infatti le capacità operative per la sua erogazione restano inferiori al 50 per cento. Possono anche scendere fino al 23 per cento durante le frequenti interruzioni di corrente. Inoltre, il 70 per cento delle acque reflue non viene trattato prima dello smaltimento, aumentando il rischio di epidemie e contaminazioni.

La comunità internazionale continua a confrontarsi su come affrontare la crisi siriana, tra sforzi diplomatici e aiuti umanitari. Nella conferenza “Standing with Syria” a Bruxelles, l’Unicef ha ribadito la necessità di un approccio alla ricostruzione che metta al centro i diritti dei minori. Tuttavia, gli aiuti internazionali risultano spesso insufficienti di fronte all’enorme portata della crisi. Le sanzioni economiche, il mancato raggiungimento di un accordo politico e la frammentazione del potere nel Paese complicano ulteriormente la ripresa e la ricostruzione.

L’Unicef, insieme ad altre organizzazioni umanitarie, continua a operare sul campo per fornire assistenza immediata e sostenere il rafforzamento delle istituzioni locali. Ma senza un impegno politico risolutivo e un maggiore supporto della comunità internazionale, milioni di bambini siriani continueranno a crescere senza prospettive per il futuro.

Condividi su:
Redazione_EU
CONTRIBUTOR
PROFILE

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: