K metro 0 – Roma – “Nuove nubi sembrano addensarsi all’orizzonte – ha detto il Presidente della Repubblica intervenendo oggi al Forum della Cultura dell’olio e del vino – portatrici di protezionismi immotivati, di chiusura dei mercati dal sapore incomprensibilmente autarchico, che danneggerebbero in modo importante settori di eccellenza come quelli del vino e dell’olio. Produrre
K metro 0 – Roma – “Nuove nubi sembrano addensarsi all’orizzonte – ha detto il Presidente della Repubblica intervenendo oggi al Forum della Cultura dell’olio e del vino – portatrici di protezionismi immotivati, di chiusura dei mercati dal sapore incomprensibilmente autarchico, che danneggerebbero in modo importante settori di eccellenza come quelli del vino e dell’olio. Produrre per l’auto-consumo ricondurrebbe l’Italia all’agricoltura dei primi anni del Novecento. Legittimamente le associazioni dei produttori esprimono preoccupazione per le sorti dell’export”.
“Misure come quelle che vengono minacciate – ha proseguito il Capo dello Stato – darebbero, inoltre, ulteriore spinta ai prodotti del cosiddetto ‘italian sounding’, con ulteriori conseguenze per le filiere produttive italiane, non essendo immaginabile che i consumatori di altri continenti rinuncino a cuor leggero a rincorrere gusti che hanno imparato ad apprezzare”.
“Commerci e interdipendenza – ha quindi ribadito Mattarella – sono elementi di garanzia della pace. Nella storia la contrapposizione tra mercati ostili ha condotto ad altri più gravi forme di conflitto. I mercati aperti producono una fitta rete di collaborazioni che, nel comune interesse, proteggono la pace“.
“I vostri – ha sottolineato Mattarella – sono settori consapevoli di quanto l’impegno verso la qualità, con la salubrità degli alimenti, rechi beneficio ai comparti agricoli italiani, incrementando il valore delle produzioni, aprendo mercati all’estero, conquistando a vino e olio, in particolare, la responsabilità di rappresentare, nel mondo, un modo di essere italiani. Contribuendo alla stessa domanda di Italia nel mondo. L’agroalimentare, oggi -accanto alla cultura, al design, alla tecnologia- costituisce veicolo e attrattiva del modello di vita italiano”.