K metro 0 – Madrid – Il Consiglio dei ministri spagnolo ha approvato quest’estate un progetto di legge per prevenire il consumo di alcol tra i minori, introducendo una serie di misure mirate a contrastare questo fenomeno e a proteggere i giovani. Martedì scorso, dopo aver superato la fase dell’udienza pubblica, il governo ha approvato
K metro 0 – Madrid – Il Consiglio dei ministri spagnolo ha approvato quest’estate un progetto di legge per prevenire il consumo di alcol tra i minori, introducendo una serie di misure mirate a contrastare questo fenomeno e a proteggere i giovani.
Martedì scorso, dopo aver superato la fase dell’udienza pubblica, il governo ha approvato il progetto con meno restrizioni, soprattutto per i locali che già dispongono di arredi sponsorizzati con marchi di bevande alcoliche non dovranno rimuoverli, anche se si trovano a meno di 150 metri da questi spazi frequentati dai bambini. Ora il progetto dovrà affrontare il passaggio in Congresso e Senato prima di diventare una legge definitiva.
La preoccupazione del governo spagnolo al fenomeno è dovuta anche ai dati preoccupanti. Secondo l’ultima indagine nazionale sul consumo di droghe nelle scuole secondarie (Estudes), infatti, l’alcol è la sostanza psicoattiva più diffusa tra gli studenti dai 14 ai 18 anni: nel 2023, il 75,9% ha ammesso di aver bevuto almeno una volta nella vita, il 73,6% nell’ultimo anno e il 56,6% nell’ultimo mese. L’età media in cui i ragazzi iniziano a bere è di soli 14 anni, e il 93% degli adolescenti sostiene che procurarsi alcolici sia facile o molto facile.
Per rispondere a questa emergenza, la nuova legge punta su diversi fronti. Verranno promossi programmi di sensibilizzazione rivolti alle famiglie, per aiutarle a comprendere i rischi legati al consumo di alcol da parte dei giovani, e le scuole integreranno nei programmi educativi contenuti specifici sulla prevenzione.
Nei pronto soccorso, i minori che arriveranno per intossicazione etilica saranno sottoposti a una valutazione medica approfondita, e se hanno meno di 16 anni, verranno coinvolti anche i genitori o i tutori.
Sul piano urbanistico, le autorità locali avranno la possibilità di limitare l’apertura di nuovi esercizi che vendono alcol nelle vicinanze di scuole, centri per minori o spazi ricreativi frequentati dai giovani.
Particolare attenzione è stata data anche alla pubblicità: sarà vietata qualsiasi forma di promozione di alcolici rivolta ai minori, inclusa quella che utilizza personaggi popolari tra i giovani o elementi grafici legati alla loro cultura. Inoltre, non sarà possibile pubblicizzare bevande alcoliche entro un raggio di 150 metri da scuole, ospedali, centri sociali e parchi per bambini.
Per quanto riguarda la vendita, i distributori automatici di alcolici dovranno essere dotati di sistemi di sorveglianza per impedire l’acquisto ai minori, mentre nei negozi self-service le bevande alcoliche saranno collocate in aree separate dai prodotti destinati ai giovani.
Le forze dell’ordine potranno effettuare test alcolemici in luoghi dove il consumo di alcol è vietato, utilizzando metodi non invasivi. Se un minore verrà sorpreso a violare le regole, la multa potrà essere sospesa se parteciperà a programmi di prevenzione e riabilitazione.
Il regime sanzionatorio prevede multe che vanno da 60 a 600 euro per le infrazioni più lievi, fino a 600.000 euro per quelle più gravi. Il divieto di consumo non riguarda solo i minori, ma si estende anche agli adulti all’interno di scuole, residenze studentesche che ospitano minori, centri sportivi e spazi ricreativi destinati ai giovani.
Questa normativa rappresenta un passo deciso verso la tutela dei minori, promuovendo un ambiente più sicuro e sano. La ministra della Salute, Mónica García, ha sottolineato l’importanza di questa legge, definendola “urgente e necessaria”. Ha ribadito che non esiste una quantità sicura di alcol per i giovani e che la prevenzione deve essere una priorità assoluta.