K metro 0 – Bucarest – Il ministro della Giustizia della Romania, Radu Marinescu, ha recentemente invitato gli organi giudiziari del Paese a condurre le indagini relative ai casi di Calin Georgescu e dei fratelli Tate in modo rigoroso, giusto e imparziale, assicurando che venga sempre rispettata la presunzione di innocenza. In un post, pubblicato
K metro 0 – Bucarest – Il ministro della Giustizia della Romania, Radu Marinescu, ha recentemente invitato gli organi giudiziari del Paese a condurre le indagini relative ai casi di Calin Georgescu e dei fratelli Tate in modo rigoroso, giusto e imparziale, assicurando che venga sempre rispettata la presunzione di innocenza. In un post, pubblicato su Facebook, Marinescu ha voluto chiarire la sua posizione in merito alle delicate indagini che hanno attirato l’attenzione pubblica, in particolare per quanto riguarda le gravi accuse mosse nei confronti di Georgescu, un esponente dell’estrema destra rumena.
“Visto l’ampio interesse pubblico suscitato dai noti casi giudiziari, sento la necessità di fare alcune precisazioni. In qualità di ministro della Giustizia, il mio appello agli organi giudiziari è chiaro: vi voglio di portare avanti tutte le indagini e le procedure legali necessarie per accertare la verità in maniera tempestiva, corretta e soprattutto obiettiva. È fondamentale che questi processi siano gestiti in modo imparziale, rispettando i principi di giustizia, la presunzione di innocenza e i diritti fondamentali garantiti dalla nostra Costituzione”, ha affermato il ministro.
Calin Georgescu, noto politico rumeno e figura di spicco dell’estrema destra filorussa e xenofoba, ha recentemente fatto notizia per aver sorpreso molti con la sua vittoria al primo turno delle elezioni presidenziali di fine anno. Tuttavia, la sua carriera è stata oscurata da accuse molto gravi. Georgescu è stato arrestato con l’accusa di aver istigato azioni contro l’ordine costituzionale dello Stato romano, in una forma tentata, e per la comunicazione di informazioni false con intento di ingannare l’opinione pubblica. Altri capi d’imputazione a suo carico riguardano la creazione e il sostegno di organizzazioni fasciste, razziste e xenofobe, nonché la promozione pubblica di ideologie legate a movimenti che celebrano figure colpevoli di crimini di genocidio contro l’umanità e crimini di guerra. Le indagini includono anche accuse relative alla promozione di dottrine antisemite, un’accusa che ha sollevato preoccupazioni a livello nazionale e internazionale
Il caso Georgescu ha generato un dibattito molto acceso sulla politica rumena e sulla sua direzione futura, alimentando timori legati a un possibile crescente estremismo nella società. Tuttavia, il ministro ha voluto precisare che la giustizia deve seguire il suo corso senza alcuna interferenza politica, per garantire che ogni accusa riceveva un processo equo, senza pregiudizi né influenze esterne.
Radu Marinescu ha anche sottolineato che, in quanto ministro della Giustizia, non interverrà mai direttamente nei procedimenti giudiziari. “Non ho accesso agli atti né alle prove raccolte, e non mi è possibile esprimere giudizi sulla colpevolezza o innocenza di un individuo. Il mio ruolo è quello di garantire il pieno funzionamento del sistema giudiziario, senza alcuna ingerenza politica”, ha detto.
Il ministro ha inoltre ribadito che, sebbene la giustizia debba rimanere indipendente, è fondamentale che gli organi giudiziari comunichino in modo trasparente con il pubblico, nei limiti imposti dalla legge. Ha anche sottolineato che una comunicazione prematura o inadeguata potrebbe compromettere il giusto svolgimento delle indagini e violare i diritti delle persone coinvolte.