K metro 0 – Bucarest – Calin Georgescu, noto economista e candidato alle prossime elezioni presidenziali della Romania, è stato arrestato questa mattina dalla polizia con un mandato emesso dalla Procura generale del Paese. Secondo quanto riportato dall’agenzia di informazione romena “Agerpres”, Georgescu è stato portato presso gli uffici della Procura per essere sottoposto a interrogatorio da parte dei magistrati.

Le indagini che coinvolgono Georgescu si concentrano su diversi crimini, tra cui il presunto finanziamento illecito della sua campagna elettorale e la creazione di un’organizzazione politica dal carattere fascista, razzista e xenofobo. L’inchiesta si estende anche a una possibile promozione di ideologie che esaltano figure storiche accusate di crimini di genocidio.

Questa mattina, i procuratori della Procura generale hanno eseguito 47 perquisizioni simultanee in diversi contei della Romania, tra cui Sibiu, Mureș, Timiș, Ilfov e Cluj. Le perquisizioni fanno parte di un’operazione su larga scala mirata a raccogliere prove che potrebbero confermare le accuse contro Georgescu e i suoi collaboratori. Fonti giudiziarie hanno dichiarato che le indagini riguardano anche altre persone vicine al candidato, tra cui Horatiu Potra, uno stretto collaboratore di Georgescu. Potra è il leader di un gruppo mercenario che operava in Africa, e si ipotizza che abbia avuto un ruolo centrale nel finanziamento della campagna e nell’organizzazione di attività illecite.

In una dichiarazione ufficiale, la Procura ha confermato che le indagini riguardano una serie di reati gravi, tra cui l’organizzazione di atti contro l’ordine costituzionale della Romania. Inoltre, si indaga su Potra e altri indagati per il loro presunto coinvolgimento in violazioni delle normative sul possesso di armi e munizioni, con implicazioni che potrebbero estendersi all’organizzazione di atti contro l’ordine costituzionale.

Georgescu, che aveva vinto il primo turno delle elezioni presidenziali annullate lo scorso anno, era in procinto di annunciare la sua candidatura alle elezioni presidenziali del prossimo anno. La sua candidatura, infatti, avrebbe rappresentato un ritorno sulla scena politica nazionale, ma la sua vicenda giudiziaria potrebbe mettere in dubbio le sue aspettative.

Nel frattempo, il partito Alleanza per l’Unità dei Romeni ha dichiarato che considera l’arresto di Georgescu come parte di un attacco politico e ha chiesto alle autorità di garantire che l’indagine condotta in modo imparziale, senza pressioni politiche esterne.

L’arresto di Calin Georgescu rappresenta un episodio significativo in un periodo di crescente tensione politica in Romania. Le accuse contro Georgescu si inseriscono in un contesto di rinnovato interesse per il panorama politico del Paese, che vede il rafforzarsi di movimenti di estrema destra e un’intensificazione delle polemiche sulle elezioni presidenziali e sulle alleanze.

Le autorità giudiziarie hanno sottolineato che le indagini sono ancora in corso e che eventuali accuse formali verranno presentate solo dopo che tutte le prove saranno state accuratamente esaminate. Intanto, la politica romena è chiamata a seguire da vicino gli sviluppi della vicenda, che potrebbe avere un impatto significativo sulle prossime elezioni.