Canada, raccolte 230mila firme per revocare la cittadinanza a Musk

Canada, raccolte 230mila firme per revocare la cittadinanza a Musk

K metro 0 – Ottawa – Oltre 230.000 canadesi hanno firmato una petizione per chiedere la revoca della cittadinanza di Elon Musk, accusando il miliardario di essere diventato un “membro di un governo straniero” che minaccia la sovranità del Canada. Il richiamo riguarda il suo coinvolgimento con l’Amministrazione Trump e le ripetute dichiarazioni del presidente

K metro 0 – Ottawa – Oltre 230.000 canadesi hanno firmato una petizione per chiedere la revoca della cittadinanza di Elon Musk, accusando il miliardario di essere diventato un “membro di un governo straniero” che minaccia la sovranità del Canada. Il richiamo riguarda il suo coinvolgimento con l’Amministrazione Trump e le ripetute dichiarazioni del presidente Usa, che ha avanzato l’idea di annettere il Canada. In risposta alla petizione, Musk ha affermato su X che “il Canada non è un vero Paese”.

L’iniziativa, lanciata il 20 febbraio da Charlie Angus, deputato del Nuovo Partito Democratico (NPD), chiede al Primo Ministro Justin Trudeau di ritirare la cittadinanza e il passaporto canadesi a Musk, accusato di attività contro l’interesse nazionale del Canada. Nel testo della petizione, Angus sostiene che Musk abbia abusato della sua ricchezza e potere per contrastare le elezioni canadesi, etichettandolo come un “membro di un governo straniero” impegnato nell’annessione del Canada. Questo richiama la vicinanza di Musk con il presidente Trump, che ha più volte promosso l’idea di integrare il Canada agli Stati Uniti.

Nel frattempo, Peter Navarro, consigliere di Donald Trump, ha proposto di espellere il Canada dall’alleanza delle intelligence occidentali, i “Five Eyes”, come parte della strategia per fare pressione su Ottawa affinché diventi il ​​51° stato degli Stati Uniti. La proposta, che potrebbe influenzare il rapporto tra i due paesi, è emersa grazie a fonti interne all’Amministrazione Trump, come riportato dal quotidiano britannico “Financial Times”.

L’alleanza dei “Five Eyes”, che comprende anche Regno Unito, Australia e Nuova Zelanda, è la principale rete mondiale di condivisione d’intelligence. Negli ultimi decenni, il Canada ha svolto un ruolo cruciale nella cooperazione tra i membri, fornendo informazioni strategiche e partecipando ad operazioni congiunte. Tuttavia, esperti, tra cui l’ex funzionario della Cia Dennis Wilder, avvertono che un possibile allontanamento del Canada dalla rete di intelligence rafforzerebbe i rivali globali come la Russia.

Questa proposta si inserisce in un contesto di crescente pressione da parte degli Stati Uniti su Ottawa, che già si trova sotto la minaccia di nuove tariffe del 25% sulle esportazioni verso gli Usa, la cui sospensione temporanea scadrà il 4 marzo. Il Primo Ministro Trudeau ha espresso preoccupazione per l’approccio dell’Amministrazione Trump.

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