K metro 0 – Bruxelles – Secondo i dati più recenti dell’Ufficio Statistico dell’Unione Europea (Eurostat), l’Italia è il Paese europeo con la popolazione più anziana e quello che sta invecchiando più velocemente. Al 1° gennaio 2024, l’età media degli italiani era di 48,7 anni, nettamente superiore alla media europea di 44,7 anni. Rispetto al
K metro 0 – Bruxelles – Secondo i dati più recenti dell’Ufficio Statistico dell’Unione Europea (Eurostat), l’Italia è il Paese europeo con la popolazione più anziana e quello che sta invecchiando più velocemente. Al 1° gennaio 2024, l’età media degli italiani era di 48,7 anni, nettamente superiore alla media europea di 44,7 anni. Rispetto al 2014, l’età media in Italia è aumentata di 4 anni, mentre l’incremento medio in tutta l’Unione Europea è stato minore.
L’invecchiamento della popolazione non riguarda solo l’Italia, ma anche altri Paesi. La Grecia, ad esempio, ha visto un significativo aumento della mediana di età negli ultimi anni. Oltre alla Grecia, anche il Portogallo e la Slovacchia hanno sperimentato un aumento simile di 4 anni nella mediana di età. Questo fenomeno è attribuibile a vari fattori, tra cui il calo delle nascite e l’allungamento dell’aspettativa di vita.
L’invecchiamento della popolazione rappresenta una sfida significativa per questi Paesi. Le implicazioni di questo cambiamento demografico sono molteplici, influenzando settori come la sanità, l’assistenza sociale e l’economia. Ad esempio, una popolazione più anziana richiede maggiori risorse per le cure mediche e l’assistenza a lungo termine, aumentando la pressione sui sistemi sanitari nazionali.
Inoltre, la riduzione della popolazione in età lavorativa può portare a una diminuzione della produttività economica e a un aumento della dipendenza dai sistemi pensionistici. Questo scenario richiede politiche innovative e sostenibili per affrontare le sfide dell’invecchiamento demografico e garantire il benessere delle generazioni future.
Eurostat evidenzia che la popolazione autoctona dell’Unione europea è più anziana di 2 anni rispetto a quella straniera, che si attestava a 43,1 anni. Le persone nate all’estero, infatti, sono sovrarappresentate nelle fasce d’età tra i 20 e i 54 anni, ma meno presenti nelle categorie più giovani e anziane. Il 59,7% della popolazione nata all’estero è compresa tra i 20 e i 54 anni, rispetto al 42,1% della popolazione.