Singapore è il Paese meno corrotto dell’Asia-Pacifico

Singapore è il Paese meno corrotto dell’Asia-Pacifico

K metro 0 – Bruxelles – Per la prima volta in 14 anni, Singapore è stato classificato come il Paese meno corrotto della regione Asia-Pacifico nel 2024, secondo l’ultimo rapporto sull’Indice di Percezione della Corruzione (CPI) di Transparency International. Questo riconoscimento non veniva assegnato a Singapore dal 2010. Lo scorso anno, la città-stato ha superato

K metro 0 – Bruxelles – Per la prima volta in 14 anni, Singapore è stato classificato come il Paese meno corrotto della regione Asia-Pacifico nel 2024, secondo l’ultimo rapporto sull’Indice di Percezione della Corruzione (CPI) di Transparency International. Questo riconoscimento non veniva assegnato a Singapore dal 2010. Lo scorso anno, la città-stato ha superato la Nuova Zelanda, che ha mantenuto il titolo per 14 anni consecutivi.

L’Indice di Percezione della Corruzione di Transparency International viene elaborato annualmente sulla base di 13 fonti esterne , tra cui analisi di istituzioni internazionali e sondaggi tra esperti ed esponenti del settore economico.

Inoltre, Singapore è stata valutata come il terzo Paese meno corrotto al mondo, il miglior risultato della Repubblica dal 2020. Ha ottenuto un punteggio di 84 su 100, su una scala che va da zero (altamente corrotto) a 100, guadagnando due posizioni rispetto al quinto posto del 2023. Il CPI ha analizzato 180 Paesi e territori sulla base della corruzione percepita nel settore pubblico.

A livello globale, il rapporto rivela che oltre 120 Paesi (più di due terzi del campione) ottengono ancora un punteggio inferiore a 50 su 100. Per il settimo anno consecutivo, la Danimarca è in cima alla classifica con 90 punti, seguita da vicino dalla Finlandia (88) e da Singapore (84). I punteggi più bassi sono stati registrati in Paesi come il Sud Sudan (8), la Somalia (9) e il Venezuela (10).

L’Europa Occidentale rimane la regione con il punteggio più alto (64), mentre l’Africa subsahariana (33) e l’Europa orientale e l’Asia centrale (35) presentano i punteggi più bassi. La media globale del CPI è di 43, con oltre metà dei Paesi che ottengono un punteggio inferiore. Nell’ultimo decennio, 24 Paesi hanno migliorato significativamente i loro punteggi, mentre 32 Paesi hanno registrato cali importanti.

L’Italia si trova al 52° posto nella classifica globale del CPI e al 19° posto tra i 27 Paesi membri dell’Unione Europea, con un punteggio di 54, due punti in meno rispetto all’anno scorso. Questo segna la prima inversione di tendenza in 13 anni, nonostante una crescita complessiva di 14 punti dal 2012.

Tuttavia, il calo del 2024 indica una battuta d’arresto che potrebbe riflettere una maggiore percezione della corruzione nel settore pubblico.

Il rapporto CPI 2024 evidenzia l’importanza di una governance trasparente per garantire stabilità economica, attrarre investimenti e rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Paesi come Singapore, Danimarca e Finlandia dimostrano che politiche di tolleranza zero verso la corruzione, controlli rigorosi e trasparenza amministrativa possono portare a risultati concreti. D’altra parte, le nazioni con punteggi più bassi tendono a essere caratterizzate da conflitti, instabilità politica e debolezza istituzionale.

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