K metro 0 – Mosca – Il presidente russo Vladimir Putin vuole contrastare a tutti i livelli le sanzioni dell’Europa nei confronti della Russia e lo fa anche in campo musicale. Ha, infatti, recentemente firmato un decreto che annuncia la ripresa della gara musicale internazionale “Intervision”, che si terrà quest’anno a Mosca. Questo evento segna
K metro 0 – Mosca – Il presidente russo Vladimir Putin vuole contrastare a tutti i livelli le sanzioni dell’Europa nei confronti della Russia e lo fa anche in campo musicale. Ha, infatti, recentemente firmato un decreto che annuncia la ripresa della gara musicale internazionale “Intervision”, che si terrà quest’anno a Mosca. Questo evento segna il ritorno di una storica competizione che ha avuto il suo apice durante l’era sovietica, ma che è stata interrotta nel 1980. L’iniziativa arriva dopo che la Russia è stata esclusa dal più noto Eurovision Song Contest, a seguito dell’invasione dell’Ucraina, e rappresenta un tentativo da parte di Mosca di creare un’alternativa ideologica e culturale alla competizione.
L’Intervision fu lanciata negli anni ’60 sotto la guida di Leonid Brezhnev, come una risposta diretta all’Eurovision. Originariamente, il concorso musicale era concepito per unire i paesi del blocco sovietico e i suoi alleati. Durante la Guerra Fredda, infatti, Intervision ha rappresentato una delle poche piattaforme in cui i paesi del Patto di Varsavia, insieme a nazioni come Cuba, potevano competere tra loro in ambito musicale. La competizione si è svolta in diverse città del blocco orientale, tra cui Polonia e Cecoslovacchia, e ha avuto il suo apice durante gli anni ’70 e ’80.
Il concorso fu cancellato nel 1981, a causa delle turbolenze politiche e dei cambiamenti che segnarono la fine dell’Urss. Nel 2014 Mosca aveva già annunciato la volontà di rilanciare l’Intervision, ma senza successo. Ora, a più di dieci anni di distanza e con un contesto geopolitico completamente cambiato, Putin ha preso la decisione definitiva.
Secondo il decreto firmato dal presidente russo, il concorso si terrà a Mosca nel 2025, con l’obiettivo di “sviluppare la cooperazione culturale e umanitaria internazionale” e promuovere una visione alternativa di valori, lontana dai temi trattati dall’Eurovision. Quest’ultimo, negli ultimi anni, ha visto un crescente focus su temi come la diversità, l’inclusività ei diritti LGBTQ+, che non sono sempre stati accolti positivamente dalla Russia. In effetti, la Russia ha partecipato all’Eurovision dal 1994 al 2021, con artisti di fama internazionale, ma la sua visione sulla cultura e sui “valori tradizionali della famiglia” ha iniziato a entrare in conflitto con quella della competizione europea. La vittoria della drag queen austriaca Conchita Wurst nel 2014 e il crescente supporto all’inclusione di artisti LGBTQ+ hanno spinto Mosca a un progressivo allontanamento dalla manifestazione.
La senatrice russa Liliya Gumerova ha dichiarato che l’Intervision sarà un’occasione per celebrare la musica autentica e le radici culturali delle nazioni partecipanti, in netto contrasto con le tematiche che dominano l’Eurovision.
Il concorso avrà una partecipazione internazionale che si prevede sarà composta da “quasi 20 paesi”. Tra questi, si annoverano le nazioni del blocco Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), che condividono un interesse comune per un ordine mondiale multipolare, i membri della Comunità degli Stati Indipendenti (CIS), che raggruppano gli ex stati sovietici e vedrà la partecipazione di altri paesi “amici” come Cuba.