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La missione di Netanyahu negli Usa, domani l’incontro con Trump

La missione di Netanyahu negli Usa, domani l’incontro con Trump

K metro 0 – Washington – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu è da domenica sera a Washington per incontrare l’alleato americano Donald Trump, primo incontro con un premier straniero per il presidente Usa dal suo insediamento, incontro, che si prolungherà fino a sabato. Si prevede che la visita segnerà un momento cruciale per le relazioni diplomatiche

K metro 0 – Washington – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu è da domenica sera a Washington per incontrare l’alleato americano Donald Trump, primo incontro con un premier straniero per il presidente Usa dal suo insediamento, incontro, che si prolungherà fino a sabato. Si prevede che la visita segnerà un momento cruciale per le relazioni diplomatiche tra i due Paesi.

Netanyahu intanto, ha incontrato a Washington il consigliere di Donald Trump, Elon Musk, lo riportano alcuni media, anche israeliani. Sui social, compresa la piattaforma X, circola una fotografia in cui si vede Trump unirsi alla coppia, anche se lui e Netanyahu  si incontreranno ufficialmente solo oggi. 

Intanto Trump lancia un allarme: “Nulla garantisce che la tregua a Gaza reggerà. Non ho garanzie che la pace reggerà”. Anche se il suo inviato in Medio Oriente, Steve Witkoff, ha dichiarato: “Finora sta reggendo, quindi siamo sicuramente fiduciosi”.

L’agenda del Primo ministro israeliano a Washington prevede una serie di incontri che mirano a consolidare e rafforzare ulteriormente i legami tra Israele e gli Stati Uniti su vari fronti. Netanyahu avrà una riunione con i principali leader evangelici statunitensi, una comunità particolarmente influente nelle politiche di supporto a Israele.

In seguito, Netanyahu si incontrerà con Steve Witkoff, l’inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, per un colloquio che si concentrerà sulle dinamiche geopolitiche della regione. L’incontro con Witkoff avrà un’importanza particolare, considerando le sfide globali legate alla sicurezza e alla stabilità del Medio Oriente, e la costante necessità di una cooperazione tra Israele e gli Stati Uniti per affrontare le problematiche in corso. Durante questo incontro, si discuteranno temi legati alla sicurezza regionale, alla lotta contro il terrorismo e alle possibili soluzioni per promuovere la pace, in particolare in relazione alle attuali tensioni tra Israele ei suoi vicini.

La visita di Netanyahu a Washington si inserisce in un contesto internazionale molto delicato, con l’attenzione globale concentrata sulle questioni della sicurezza mondiale, delle alleanze strategiche e delle dinamiche diplomatiche tra le potenze mondiali. Netanyahu e Trump ribadiranno l’importanza dei legami tra i due Paesi, legami che vanno ben oltre la sfera bilaterale, per commentare direttamente le politiche globali in settori cruciali come la difesa, la diplomazia internazionale, e la gestione dei conflitti nel Medio Oriente.

Da ricordare che la Turchia è “contraria” alla proposta del presidente Trump di espellere dalla Striscia di Gaza la popolazione palestinese, ricollocando i profughi in Egitto, Giordania e altri Paesi. Una proposta che, secondo il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, viola apertamente il diritto umanitario internazionale. 

L’obiettivo del premier israeliano nel suo incontro a Washington è di assicurarsi il pieno supporto degli Stati Uniti per perseguire lo “sradicamento” di Hamas di Gaza. Nonostante che Israele ufficialmente invierà una delegazione in Qatar “alla fine della settimana” per discutere un cessate il fuoco “esteso”, come previsto dalla seconda fase dell’accordo con Hamas.

Il premier israeliano vorrebbe affrontare anche il dossier iraniano e convincere Trump a sostenere la sua amministrazione nel rappresentare in pieno Israele nel processo normalizzazione dei rapporti tra Tel Aviv e Riyadh.

Inoltre, la visita di Netanyahu giunge in un periodo particolarmente significativo per la politica interna israeliana, con numerosi sviluppi che potrebbero influenzare la posizione del Paese sulla scena internazionale. L’incontro con Trump è quindi anche un’occasione per discutere di questioni interne e di come queste possano avere un impatto sulle relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti.

Le decisioni che verranno prese in questi incontri potrebbero avere conseguenze significative per la stabilità del Medio Oriente, e per l’orientamento delle politiche estere di entrambe le nazioni nei mesi e negli anni a venire.

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Joseph Villeroy
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