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Migranti: sbarcate in Albania le 49 persone salvate nel Mediterraneo

Migranti: sbarcate in Albania le 49 persone salvate nel Mediterraneo

K metro 0 – Shengjin – Alle 7,30 di questa mattina il pattugliatore Cassiopea della Marina militare italiana, è arrivato al porto di Shengjin, in Albania, con i 49 migranti salvati nel weekend in acque internazionali a sud di Lampedusa. I migranti, in maggioranza bengalesi, ma ci sono anche egiziani, ivoriani e gambiani, saranno sottoposti

K metro 0 – Shengjin – Alle 7,30 di questa mattina il pattugliatore Cassiopea della Marina militare italiana, è arrivato al porto di Shengjin, in Albania, con i 49 migranti salvati nel weekend in acque internazionali a sud di Lampedusa. I migranti, in maggioranza bengalesi, ma ci sono anche egiziani, ivoriani e gambiani, saranno sottoposti alle procedure accelerate di frontiera previste per chi proviene da Paesi sicuri e non ha consegnato documenti di identità.

Saranno trasferiti in centri speciali per verifiche sanitarie e accertamenti e coloro che soddisferanno i requisiti saranno ospitati nel centro di accoglienza allestito a Gjader gestito sempre dall’Italia. Da fonti del Viminale si apprende che gli altri 53 migranti fermati “hanno presentato spontaneamente il proprio passaporto per evitare il trasferimento”. Entro 48 ore i giudici della Corte d’appello della Capitale nel corso di un’udienza in teleconferenza dovranno decidere se convalidarlo o meno il provvedimento.

Dopo i primi due tentativi falliti il governo italiano è intenzionato ad andare avanti, in virtù dell’accordo tra Italia e Albania, firmato nel novembre 2023 dalla presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni e dal premier Edi Rama, che prevede la creazione di due centri di accoglienza in Albania, gestiti dall’Italia, per ospitare migranti soccorsi nel Mediterraneo in attesa di valutazione delle loro domande di asilo. Operativi da ottobre, i centri erano stati inizialmente al centro di dispute legali a seguito di decisioni contrarie dei giudici italiani basate sulle normative europee relative al concetto di “Paese sicuro”.

Per affrontare la questione, il governo italiano ha aggiornato l’elenco dei Paesi considerati sicuri, una misura che dovrebbe facilitare l’attuazione dell’accordo che, tuttavia, rimane al momento sotto esame della Corte di giustizia europea su richiesta della magistratura italiana, che dovrebbe decidere il prossimo 25 febbraio. Lo scorso 19 dicembre la Cassazione ha riconosciuto il diritto di stabilire un regime differenziato delle domande di asilo per chi proviene da Paesi designati come sicuri.

Dopo il netto calo degli arrivi registrati nel 2023 (66.000 persone, contro le 157.000 dell’anno precedente), nei primi 27 giorni di gennaio ne sono sbarcati 3.074 persone, con un aumento del 136% sullo stesso periodo dell’anno scorso. A preoccupare, però, non sono solo i numeri, ma anche le condizioni drammatiche in cui avvengono le traversate. L’ultima tragedia in mare in acque Sar maltesi, a circa 50 miglia da Lampedusa, dove è naufragata una imbarcazione. La nave ong Sea Punk ha recuperato i cadaveri di due bambini, trasferiti sulla motovedetta della guardia costiera insieme a 15 superstiti e ad altri 38 nordafricani già soccorsi a poca distanza da dove è avvenuto il naufragio da tre pescherecci.

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