K metro 0 – Londra – A Londra vivono circa 585 mila immigrati clandestini, equivalente a un abitante su 12 della città. È quanto emerge da un rapporto ripreso dal quotidiano “The Telegraph”, secondo cui questa situazione sta generando preoccupazione per il controllo delle frontiere e la pressione sui servizi pubblici, come scuole e il
K metro 0 – Londra – A Londra vivono circa 585 mila immigrati clandestini, equivalente a un abitante su 12 della città. È quanto emerge da un rapporto ripreso dal quotidiano “The Telegraph”, secondo cui questa situazione sta generando preoccupazione per il controllo delle frontiere e la pressione sui servizi pubblici, come scuole e il servizio sanitario nazionale. Una nuova stima suggerisce che nel Regno Unito ci siano oltre un milione di immigrati illegali, dei quali il 60 per cento si trova a Londra, informa l’Agenzia Nova.
Il rapporto evidenzia che la maggior parte di questi immigrati ha superato i termini del visto di lavoro, studio o visita. Tuttavia, gli esperti temono che queste cifre siano sottostimate e non tengano conto dell’ondata migratoria che attraversa la Manica. Solo a gennaio 2025, sono passati sulle coste del Regno Uniti oltre mille migranti, dopo i 38.816 del 2024, il secondo totale più alto mai registrato.
Intanto, la catena britannica di supermercati Sainsbury’s ha annunciato che taglierà 3 mila posti di lavoro, circa il 2 per cento della sua forza lavoro, come parte di un piano di riduzione dei costi. Come riferisce il quotidiano “Financial Times”, questi licenziamenti saranno il risultato della chiusura di 61 bar all’interno dei punti vendita e di cambiamenti nelle posizioni dirigenziali. La catena di negozi di alimentari ha dichiarato di voler rivedere la struttura dei suoi team di gestione centrale “per supportare un processo decisionale più rapido e guidare le prestazioni”.
Tale decisione di riduzione dei costi fa seguito all’annuncio dell’anno scorso dell’azienda di voler tagliare 1 miliardo di sterline (1,2 miliardo di euro) di costi nei prossimi tre anni. L’amministratore delegato di Sainsbury’s, Simon Roberts, ha sottolineato che l’azienda si trova in un “momento particolarmente difficile per quanto riguarda i costi”, per via dell’aumento delle tasse sui datori di lavoro e l’aumento del salario minimo proposti dalla cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, nella sua dichiarazione di bilancio lo scorso ottobre.