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Competenza genitoriale, la Danimarca abbandona i test usati per i groenlandesi

Competenza genitoriale, la Danimarca abbandona i test usati per i groenlandesi

K metro 0 – Copenaghen – La Groenlandia è entrata nel mirino di Donald Trump, quando il tycoon, prima di giurare da presidente degli Stati Uniti, annunciò che l’isola doveva diventare americana. Il Primo Ministro della Groenlandia, territorio autonomo della Danimarca, Múte Bourup Egede, ha detto chiaramente: “Non vogliamo essere americani. Siamo groenlandesi. Non vogliamo

K metro 0 – Copenaghen – La Groenlandia è entrata nel mirino di Donald Trump, quando il tycoon, prima di giurare da presidente degli Stati Uniti, annunciò che l’isola doveva diventare americana. Il Primo Ministro della Groenlandia, territorio autonomo della Danimarca, Múte Bourup Egede, ha detto chiaramente: “Non vogliamo essere americani. Siamo groenlandesi. Non vogliamo essere americani, né danesi. Il futuro della Groenlandia sarà deciso dalla Groenlandia stessa”.

L’isola in questi ultimi mesi è alle prese con un’altra vicenda per la quale è in contrasto con la Danimarca. Finalmente Copenaghen ha abolito l’uso dei controversi “test di competenza genitoriale”, che secondo molti attivisti sarebbero discriminatori nei confronti delle famiglie groenlandesi. I test sono stati sono molto utilizzati come parte delle indagini sulla protezione dei minori sui neo genitori, e sono stati a lungo criticati dagli organismi per i diritti umani come culturalmente inadatti ai groenlandesi e ad altre minoranze.

L’ultimo episodio, qualche mese fa, ha riguardato il caso di  Keira Alexandra Kronvold, una donna di origine groenlandese, che ha dato alla luce un bambino nello Jutland settentrionale. La donna di 38 anni è stata sottoposta a un test FKU nel 2014, prima della nascita del suo secondo figlio, un maschio, e mentre era incinta del suo terzo figlio. Dopo il primo test è stata separata definitivamente dal suo figlio di otto mesi e dalla figlia di nove anni. E poche ore dal parto del suo terzo figlio, il 7 novembre, le hanno tolto anche questo bambino.

Il caso Kronvold ha scatenato accese proteste nella capitale danese e nella capitale della Groenlandia, Nuuk. Nelle settimane successive, il ministro per l’infanzia della Groenlandia, Aqqaluaq B. Egede, ha incontrato il ministro per gli Affari sociali della Danimarca, Sophie Hæstorp Andersen, che ha accolto favorevolmente la notizia dell’abolizione dei test.

Anche il ministro per l’infanzia, la gioventù, l’istruzione, la cultura, lo sport e la Chiesa della Groenlandia, Peter P. Olsen, ha espresso la sua soddisfazione: “Sono molto contento che il governo danese sia d’accordo con quello della Groenlandia per soddisfare un desiderio sentito dalle istituzioni e dalla popolazione groenlandese. È stato un processo a lungo termine raggiungere il nostro obiettivo di porre fine all’uso di test psicologici negli esami di competenza genitoriale delle famiglie groenlandesi in Danimarca”.

Secondo un rapporto del 2022 pubblicato dall’Istituto danese per i diritti umani, il 5,6% dei bambini di origine groenlandese residenti in Danimarca era stato affidato a un istituto, rispetto all’1% di quelli di origine danese. E Andersen ha sottolineato che attualmente circa 460 bambini di origine groenlandese sono collocati fuori dalle loro case in Danimarca, dove vivono circa 17.000 groenlandesi.

La Groenlandia divenne una colonia nel 1721, quando il Regno di Danimarca-Norvegia ne prese il controllo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre la Germania occupava la Danimarca, l’isola passò temporaneamente sotto la protezione degli Stati Uniti, per poi essere restituita alla Danimarca nel 1945.

Nel 1979, la Danimarca concesse alla Groenlandia il diritto all’autogoverno, ampliato nel 2009, garantendo all’isola maggiore autonomia nella gestione delle proprie questioni interne, inclusi istruzione, sanità, risorse naturali e forze dell’ordine.

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