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Settimana della Cultura Siriana in Italia per avvicinare i due popoli

Settimana della Cultura Siriana in Italia per avvicinare i due popoli

K metro 0 – Roma – Dopo la fine della dittatura di Assad la Siria vuole intensificare i rapporti diplomatici con l’Italia, proprio a sottolineare il cambio di passo di Damasco, e lanciare un messaggio di pace e speranza, a sostegno della ricostruzione della Siria e per la stabilità del Mediterraneo. In questo quadro si

K metro 0 – Roma – Dopo la fine della dittatura di Assad la Siria vuole intensificare i rapporti diplomatici con l’Italia, proprio a sottolineare il cambio di passo di Damasco, e lanciare un messaggio di pace e speranza, a sostegno della ricostruzione della Siria e per la stabilità del Mediterraneo. In questo quadro si inserisce la prima Settimana della Cultura Siriana in Italia, la Syrian Heritage Week, iniziata lunedì scorso, inaugurata dall’Ambasciatore d’Italia a Damasco, S.E. Stefano Ravagnan che si concluderà sabato 25, con decine di eventi su tutto il territorio nazionale. La manifestazione è organizzata dall’Heritage International Institute (https://www.hii.institute), impegnato a intensificare i rapporti culturali della Siria con gli altri Paesi.

L’Heritage International Institute ha riunito tutte le Università italiane, Bergamo, Milano, Brescia, Verona, Trento, Torino, Parma, Bologna, Modena, Genova, Firenze, Ancona, Macerata, Camerino, Pescara, Frosinone, e ancora Messina, Palermo, Catania, Sassari, Cagliari, e ha coinvolto la comunità siriana in Italia, che prenderà parte attiva a tutti gli appuntamenti.  Al termine della settimana l’Heritage International Institute raccoglierà in un rapporto le proposte di programmi culturali e accademici di tutte le Università e associazioni partecipanti, che saranno consegnate ai vertici politici per una loro realizzazione in Siria.

Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, durante i colloqui con il capo delle nuove autorità siriane, Ahmad al-Sharaa, ha prospettato il rilancio di una collaborazione tra università italiane e siriane per favorire il dialogo interculturale. In questo scenario, l’Italia si propone anche di facilitare i rapporti tra la nuova Siria e l’Unione europea.

Sergio Iovino, Chief Executive Officer e Direttore Artistico dell’Heritage International Institute, ha sottolineato la volontà di “contribuire a un rinnovato rilancio e sviluppo delle relazioni socioculturali e interuniversitarie tra Italia. Confermiamo perciò di essere pronti e fortemente uniti per garantire la promozione e valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale in Siria anche recandoci nel Paese, appena le condizioni lo permetteranno”.

La Syrian Heritage Week terminerà con il concerto “Melodie e Sapori: United For Syria”, il 25 gennaio alle 19.30 nella Chiesa Santa Maria Ausiliatrice a Roma. Si tratta di un evento unico aperto alla cittadinanza che trasforma la musica in un potente messaggio di pace e rinascita, ispirando nuove prospettive di dialogo internazionale. Il concerto vedrà la partecipazione speciale del Maestro musicista siriano Issa Abou Eita e il lancio di un inedito speciale composto dal Direttore Artistico Iovino a favore del patrimonio culturale in Siria e dei legami culturali della diaspora siriana con la patria. Dopo il concerto si svolgerà un ricevimento con cibo tipico siriano, preparato dalla comunità siriana di Roma, proprio a simboleggiare una unione tra il mondo culturale e accademico, tra Italia e Siria.

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