K metro 0 – Parigi – La Francia deplora la chiusura unilaterale da parte del governo di Pristina di chiudere un gran numero di strutture amministrative serbe in Kosovo. Lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri francese, riferisce Nova. La decisione influirà “negativamente sulla vita quotidiana della popolazione serba in Kosovo”, ha spiegato
K metro 0 – Parigi – La Francia deplora la chiusura unilaterale da parte del governo di Pristina di chiudere un gran numero di strutture amministrative serbe in Kosovo. Lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri francese, riferisce Nova.
La decisione influirà “negativamente sulla vita quotidiana della popolazione serba in Kosovo”, ha spiegato il portavoce, sottolineando che questa situazione “mette in pericolo gli sforzi di normalizzazione delle relazioni” tra Belgrado e Pristina nel quadro del dialogo condotto sotto l’egida dell’Unione europea. “Questa azione unilaterale compromette le prospettive” sul ritiro delle “misure restrittive” stabilite dall’Unione europea nei confronti del Kosovo, ha sottolineato il portavoce.
Aggravando le tensioni con Belgrado a poche settimane dalle elezioni legislative, previste a febbraio, Pristina ha chiuso in varie zone del Paese, le istituzioni serbe, tra cui alcune “amministrazioni parallele”. “Il tempo delle amministrazioni e delle istituzioni parallele della Serbia nella Repubblica del Kosovo è finito”, aveva affermato infatti il ministro dell’interno Xhelal Sveçla, elencando le dieci località in cui sono avvenute le chiusure.
Negli ultimi mesi le autorità kosovare hanno vietato l’uso del dinaro serbo, smantellando quelle che considerano amministrazioni e istituzioni parallele costituzionalmente illegittime, il tutto nelle aree a maggioranza serba. Municipi, uffici fiscali e postali, banche, ed enti per il rilascio delle targhe automobilistiche serbe.