K metro 0 – Mosca – I mercenari stranieri che combattono a sostegno dell’Ucraina sono obiettivi legittimi per le Forze armate russe. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dimitrj Peskov durante un briefing con la stampa, riferisce Nova.

“Loro (i mercenari) combattono contro i nostri militari con le armi in mano. Di conseguenza, diventano obiettivi legittimi”, ha dichiarato Peskov quando un giornalista gli ha chiesto come il Cremlino considera in generale la partecipazione di mercenari stranieri al fianco delle Forze armate ucraine nell’”operazione militare speciale” contro l’Ucraina.

Secondo il ministero della difesa russo, le Forze armate ucraine hanno perso più di 220 militari nella regione russa di Kursk nel corso della giornata. “Nel corso della giornata, le perdite delle Forze armate ucraine sono state di oltre 220 militari, sono stati distrutti due carri armati, due veicoli corazzati per il trasporto di personale, cinque veicoli da combattimento corazzati, sei veicoli, due pezzi di artiglieria e quattro mortai”, si legge nella nota del dicastero.

Intanto, il controspionaggio del Servizio per la sicurezza federale russo (Fsb) ha sventato un tentativo di corruzione di militari russi da parte dell’intelligence ucraina. Lo riferisce una nota del Fsb. ”Rappresentanti dell’intelligence militare ucraina hanno promesso a militari russi un milione di dollari per l’abbandono delle loro posizioni nella città di Horlivka (nella repubblica popolare di Donetsk)”, si legge nella nota. Secondo un agente dell’Fsb, l’intelligence ucraina stava cercando di attuare i suoi piani nell’autunno del 2023, alla vigilia del vertice della Nato. Secondo quanto riferito, l’intelligence ucraina ha pagato 100 mila dollari come anticipo. Il denaro è stato utilizzato per acquistare attrezzature logistiche per i militari russi.