K metro 0 – Damasco – “L’Italia è pronta a fare la sua parte per favorire il processo di riforme in Siria.., e vogliamo esser vicino al popolo siriano e sostenerlo in tutti i settori. Vogliamo rilanciare la cooperazione economica in settori cruciali. Vogliamo essere ponte tra la nuova Siria e l’Union europea”, ha detto il ministro
K metro 0 – Damasco – “L’Italia è pronta a fare la sua parte per favorire il processo di riforme in Siria.., e vogliamo esser vicino al popolo siriano e sostenerlo in tutti i settori. Vogliamo rilanciare la cooperazione economica in settori cruciali. Vogliamo essere ponte tra la nuova Siria e l’Union europea”, ha detto il ministro degli Esteri italiani Antonio Tajani, dove ha incontrato il leader siriano Ahmed al Sharaa.
“Le sanzioni imposte alla Siria rappresentano un ostacolo alla ripresa del Paese”. Lo ha detto il ministro degli Esteri siriano, Asaad al Shaibani, durante il punto stampa con Tajani. “Accogliamo con favore l’appello del ministro degli Esteri italiano a revocare le sanzioni contro la Siria”, ha aggiunto il diplomatico siriano, assicurando che l’amministrazione è a lavoro per far rientrare i cittadini siriani in patria, e ha poi annunciato un viaggio in Europa.
Al Sharaa e la sua squadra sono a lavoro per far sì che i Paesi occidentali rimuovano le sanzioni imposte alla Siria del regime di al Assad. È ancora presto per parlare di progetti concreti di ricostruzione in Siria, dato che il Paese è ancora soggetto a sanzioni internazionali. Tuttavia, dall’Occidente si stanno già valutando le mosse per la loro rimozione. L’Italia può guidare il processo di revoca delle sanzioni contro la Siria, agevolando così la ricostruzione del Paese. È quanto aveva detto questa settimana, il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, nel corso di un colloquio telefonico con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, come reso noto dalla Direzione delle comunicazioni della presidenza della Repubblica turca.
Infine, il ministro Tajani ha visitato la Moschea degli Omayyadi a Damasco, è considerata tra i più antichi e imponenti simboli della civiltà islamica. La moschea è uno degli esempi più significativi dell’architettura islamica dei primi tempi. Di rientro da Damasco, il capo della diplomazia italiana, ha fatto una tappa a Beirut dove ha incontrato il neopresidente libanese, Joseph Aoun.