K metro 0 – Parigi – Il primo ministro francese Michel Barnier ha cercato oggi di convincere il Rassemblement National a rinunciare alla censura facendo concessioni al partito Lepéniste su elettricità e immigrazione. Ma il partito estremo, gruppo più numeroso dell’Assemblea Nazionale, minaccia comunque di rovesciarlo se non rispetterà le altre “linee rosse” entro lunedì.
K metro 0 – Parigi – Il primo ministro francese Michel Barnier ha cercato oggi di convincere il Rassemblement National a rinunciare alla censura facendo concessioni al partito Lepéniste su elettricità e immigrazione. Ma il partito estremo, gruppo più numeroso dell’Assemblea Nazionale, minaccia comunque di rovesciarlo se non rispetterà le altre “linee rosse” entro lunedì.
Marine Le Pen conferma difatti l’intenzione di votare la sfiducia se il governo tenterà di far passare la manovra con la fiducia, perché Barnier non ha rispettato “le quattro linee rosse” che chiedeva: non solo le bollette elettriche ma anche mantenere gli sgravi degli oneri per le Pmi, indicizzare le pensioni all’inflazione e bloccare la riduzione dei rimborsi sui farmaci.
E così, a pochi giorni dalle cruciali scadenze di bilancio dell’Assemblea Nazionale, il premier ha annunciato che non aumenterà le tasse sull’elettricità oltre il livello dello scudo tariffario pre-inflazione. “Ciò consentirà di ridurre i prezzi dell’elettricità del 14%, ben oltre la riduzione del 9% inizialmente prevista”, ha dichiarato in un’intervista a Le Figaro.
Ha anche accettato, almeno in parte, la richiesta della RN di ridurre l’assistenza medica statale (AME) per gli immigrati privi di documenti. Ha così promesso di intraprendere una “riforma” dell’AME nel 2025 “per evitare abusi e appropriazioni indebite”, una delle istanze costanti dell’estrema destra e di parte della destra in materia di immigrazione.
Sempre giovedì 28, è scoppiato un violento alterco tra il deputato dell’LFI Antoine Léaument e il deputato del MoDem Nicolas Turquois. “I disaccordi possono essere profondi, ma qualsiasi forma di violenza è ingiustificabile e intollerabile”, ha dichiarato il presidente dell’Assemblea nazionale Yaël Braun-Pivet in un comunicato di oggi.
Molto critica Marine Le Pen. “Gli ultimi annunci di Michel Barnier non sono finanziati da risparmi strutturali. (…) Così com’è, il bilancio del signor Barnier farà precipitare la crisi finanziaria”, ha scritto la presidente del gruppo RN all’Assemblea Nazionale francese sul social network X. Marine Le Pen ha deplorato il fatto che queste concessioni, da lei richieste, non siano state finanziate e abbiano “peggiorato un deficit già abissale”.
Maud Brégeon difende però le concessioni di Michel Barnier. La portavoce del governo ha sottolineato su France 2 che il partito di estrema destra non è stato il solo a chiedere al governo di rivedere i suoi piani. “Stiamo ascoltando i 577 parlamentari e, attraverso di loro, i 67 milioni di francesi”, ha dichiarato. La decisione di non aumentare la tassa sull’elettricità è “una misura per il potere d’acquisto dei francesi”, un argomento che “non è appannaggio di Marine Le Pen”, ha risposto. Nominato il 5 settembre scorso, Barnier arriverà a Natale?