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Putin, ratifica la nuova dottrina nucleare. “Proteggere la sovranità nazionale”

Putin, ratifica la nuova dottrina nucleare. “Proteggere la sovranità nazionale”

K metro 0 – Mosca – Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un aggiornamento alla dottrina nucleare intitolato “Le basi della politica statale nel campo della deterrenza nucleare”. Il documento è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale russa. Secondo la dottrina aggiornata, le armi nucleari sono “una misura estrema per proteggere la sovranità” nazionale. Allo stesso tempo,

K metro 0 – Mosca – Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un aggiornamento alla dottrina nucleare intitolato “Le basi della politica statale nel campo della deterrenza nucleare”. Il documento è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale russa. Secondo la dottrina aggiornata, le armi nucleari sono “una misura estrema per proteggere la sovranità” nazionale. Allo stesso tempo, a causa dell’emergere di nuove minacce e rischi militari, la Russia “ha dovuto chiarire i parametri che consentono l’uso di armi nucleari”.

In particolare, – riferisce Nova – è stato ampliato l’elenco di Stati e di alleanze militari obiettivo della deterrenza nucleare. Il documento stabilisce anche che l’aggressione da parte di qualsiasi Stato che non dispone di armi nucleari, ma è sostenuto da un Paese dotato di queste armi, sarà considerata un attacco congiunto di questi Paesi alla Russia.

Lo stesso vale anche per un’aggressione da parte di una nazione parte di un’alleanza militare, che verrà considerata collettivamente responsabile. Inoltre, una risposta nucleare della Russia è possibile se il Paese affronta “una minaccia critica alla sua sovranità” creata anche con armi convenzionali. Lo stesso si applica anche nel caso di un attacco alla Bielorussia, oltre che nei casi di uso su vasta scala di aerei militari, missili da crociera, droni e altri aeromobili che attraversino il confine russo. La decisione sull’uso di armi nucleari sarà presa dal presidente russo. La precedente revisione della dottrina nucleare nazionale era stata approvata a giugno 2020, sostituendo il documento adottato dieci anni prima.

L’utilizzo di missili a lungo raggio della Nato da parte dell’Ucraina “può ora essere qualificato come un attacco” dei Paesi dell’Alleanza atlantica contro la Russia e ciò consente “il diritto di ritorsione con armi di distruzione di massa contro Kiev e le principali strutture della Nato, ovunque esse si trovino”. Lo scrive sul suo canale Telegram Dmitrij Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa.

“E questa è già la terza guerra mondiale”, commenta Medvedev, aggiungendo sempre in merito alla decisione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden di concedere all’Ucraina l’utilizzo dei missili a lungo a raggio per colpire gli obiettivi in territorio russo: “Forse il vecchio Biden ha davvero deciso di morire in bellezza, portando con sé una parte significativa dell’umanità”.

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