K metro 0 – Tbilisi – Quattordici persone sono rimaste ferite a seguito dei disordini avvenuti ieri a Sukhumi, capitale dell’Abkhazia (regione autonoma della Georgia occupata dalla Russia). Lo riferisce il ministero della Sanità della regione occupata – citato da Nova – secondo cui il titolare del dicastero, Eduard Butba, ha visitato le persone ferite
K metro 0 – Tbilisi – Quattordici persone sono rimaste ferite a seguito dei disordini avvenuti ieri a Sukhumi, capitale dell’Abkhazia (regione autonoma della Georgia occupata dalla Russia). Lo riferisce il ministero della Sanità della regione occupata – citato da Nova – secondo cui il titolare del dicastero, Eduard Butba, ha visitato le persone ferite questa mattina e ha riferito al presidente, Aslan Bzhania, le loro condizioni di salute. Ieri i è svolta una manifestazione dell’opposizione nei pressi del Parlamento dell’Abkhazia contro la ratifica dell’accordo sulle attività di investimento delle persone giuridiche russe.
I membri del Parlamento si sono rifiutati di tenere una sessione a causa delle pressione dei manifestanti, ma ciò ha causato proteste ancora più intense. Quando è diventato chiaro che i legislatori si sarebbero rifiutati di tenere la regolare sessione di voto, i manifestanti hanno rotto la recinzione attorno al complesso degli edifici governativi, di cui fa parte il Parlamento, e successivamente hanno fatto irruzione nella stessa assemblea.
Il presidente, i parlamentari e i membri del governo sono stati costretti a lasciare la zona mentre l’opposizione ha chiesto a più riprese le dimissioni di Bzhania. Successivamente sono iniziati dei negoziati fra l’opposizione e il governo che si sono conclusi nella tarda serata di ieri quando il presidente Bzhania ha annunciato che non ci sarebbero state dimissioni, né da parte sua, né per quanto concerne altri esponenti del governo. L’accordo sugli investimenti delle persone giuridiche russe, firmato il 30 ottobre a Mosca, consente alle aziende della Federazione Russa di realizzare progetti di investimento in Abkhazia.