K metro 0 – Bruxelles – Secondo il National Intelligence Service, l’intelligence della Corea del Sud, la Corea del Nord ha già inviato 1500 soldati a bordo di navi militari dall’8 al 13 ottobre, per sostenere la guerra in corso di Mosca contro l’Ucraina. L’accusa è arrivata un giorno dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di ritenere che 10mila soldati nordcoreani potrebbero unirsi alla guerra. Secondo altre fonti anonime vicine ai media sudcoreani la cifra finale potrebbe avvicinarsi ai 12mila soldati.

Una mossa che per il segretario generale della Nato Mark Rutte segnerebbe “un’escalation significativa”, ha dichiarato lunedì. Su X, sempre Rutte ha comunicato di aver parlato con il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol del partenariato Nsyp-Seoul, della “cooperazione industriale nel settore della difesa e della sicurezza interconnessa dell’Euro-Atlantico e dell’Indo-Pacifico”.

La Corea del Sud non sta però a guardare, e promette “misure graduali” sui legami militari tra Corea del Nord e Russia. Oggi, martedì 22 ottobre, si è dunque impegnata a prendere “misure graduali” in risposta alla crescente cooperazione militare tra la Corea del Nord e la Russia, anche se le azioni specifiche non sono ancora state rese note.

Seul ha difatti esortato Pyongyang a “ritirare immediatamente le truppe dalla Russia”, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap. Intanto nessun commento arriva dalla Corea del Nord o dalla Russia, anche se il Cremlino ha difeso il proprio diritto di sviluppare relazioni con Pyongyang, definendole una questione di sovranità russa. Gli Stati Uniti, un alleato chiave della Corea del Sud, non hanno confermato le affermazioni secondo cui le truppe nordcoreane sarebbero state dispiegate in Russia.

Come ulteriore passo, Seul sta considerando di inviare una squadra in Ucraina per monitorare il presunto dispiegamento di soldati nordcoreani.

Sempre Zelensky ha definito “criminale” l’alleanza tra Russia e Corea del Nord. “Ora abbiamo dati chiari che anche persone provenienti dalla Corea del Nord vengono fornite alla Russia, e questi non sono solo addetti alla produzione, ma anche personale militare e stiamo aspettando una reazione forte da parte dei nostri partner. Questo, infatti, è l’ingresso di un altro Stato nella guerra contro l’Ucraina”.

di Sandro Doria