K metro 0 – Washington – Un gruppo indipendente incaricato di indagare sulla sparatoria del 13 luglio a Butler, in Pennsylvania, ha reso note le sue conclusioni sui Servizi segreti degli Stati Uniti giovedì, affermando che l’organizzazione è diventata “burocratica, compiacente e statica”. Nel rapporto di 52 pagine si chiede una revisione della leadership e afferma che una “serie di mancanze e carenze specifiche” ha permesso l’attacco contro il candidato repubblicano alla presidenza.

I Servizi segreti hanno dunque “profonde lacune” da colmare con urgenza, altrimenti si verificheranno altri tentativi di omicidio come quello avvenuto al comizio di Donald Trump. In realtà essi hanno già riconosciuto le mancanze e il loro direttore si è dimesso settimane dopo la sparatoria.

Il direttore ad interim Ronald Rowe ha affermato che l’agenzia avrebbe esaminato attentamente il nuovo rapporto. “Abbiamo già migliorato in modo significativo la nostra prontezza, le comunicazioni operative e organizzative e implementato operazioni di protezione rafforzate per l’ex presidente”.

Ma in una nota interna al personale dell’agenzia, sempre Rowe ha detto di avere “riserve” sulle raccomandazioni, secondo quanto riportato da CBS News, partner della BBC negli Stati Uniti. Ha così scritto: “Sono profondamente preoccupato per l’impatto involontario sul morale dell’agenzia”.

Nel rapporto indipendente, redatto da funzionari delle forze dell’ordine statali e nazionali, il gruppo di esperti ha elogiato gli agenti che rischiano la vita per proteggere molti dei più alti funzionari del Paese, ma ha rilevato diverse carenze culturali e di leadership.

Tra queste, una “preoccupante mancanza di pensiero critico” tra il personale e la riluttanza a “parlare chiaro”. Il rapporto afferma che i problemi dell’agenzia sono “sistemici o culturali” e chiede una “riforma fondamentale”, compresa la rimozione di alcuni dei suoi vertici “il prima possibile”.

“Senza questa riforma… un altro Butler può accadere e accadrà di nuovo”, ha scritto il gruppo di esperti al Segretario del Dipartimento di Sicurezza Nazionale Alejandro Mayorkas, che supervisiona l’organizzazione.

Giovedì il gruppo di esperti ha chiesto di “imporre che tutti gli eventi all’aperto siano osservati dalla tecnologia aerea”. Un altro uomo armato è stato difatti avvistato vicino all’ex presidente fuori dal Trump International Golf Course di Palm Beach, in Florida, a settembre. La polizia lo ha arrestato dopo aver notato la punta di un fucile che spuntava tra i cespugli a poche centinaia di metri da Trump, che si trovava all’interno del campo da golf.

di Sandro Doria