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Italia, Azerbaigian e Uzbekistan, la forza comune dell’Eurasia

Italia, Azerbaigian e Uzbekistan, la forza comune dell’Eurasia

K metro 0 – Roma – L’Italia e l’Azerbaigian hanno una profonda amicizia storicamente consolidata. Infatti, già durante il periodo della Repubblica, grazie al supporto amichevole dell’Italia, centinaia dei nostri studenti hanno avuto l’opportunità di entrare in Europa e proseguire i propri studi nel continente antico. Tali legami non sono andati perduti, anzi si sono

K metro 0 – Roma – L’Italia e l’Azerbaigian hanno una profonda amicizia storicamente consolidata. Infatti, già durante il periodo della Repubblica, grazie al supporto amichevole dell’Italia, centinaia dei nostri studenti hanno avuto l’opportunità di entrare in Europa e proseguire i propri studi nel continente antico. Tali legami non sono andati perduti, anzi si sono rafforzati anno dopo anno, anche durante il periodo sovietico.

Nei primi anni del governo del leader azerbaigiano Heydər Aliyev, il gemellaggio tra le città di Napoli e Baku, progetto da lui stesso concepito, ha rappresentato il punto culminante nello sviluppo delle relazioni storiche tra i due Paesi. Questo gemellaggio ci è stato trasmesso come parte del patrimonio socio-politico e socio-culturale di quel periodo. Il ritorno al potere del lungimirante politico ha ulteriormente rafforzato i fondamenti di tali relazioni. Oggi, il fatto che l’Italia non sia solo il principale partner commerciale dell’Azerbaigian, ma anche un partner strategico, è il risultato della visione illuminata del leader azero. Con il secondo ritorno al potere di Heydər Aliyev, è iniziata una nuova era nelle relazioni tra Italia e Azerbaigian. Durante la visita ufficiale in Italia dal 25 al 27 settembre 1997, sono stati riesaminati i principi fondamentali dell’amicizia tra i due Paesi, e sono stati firmati diversi importanti accordi destinati a dare impulso alle economie di entrambe le nazioni. Ciò ha posto le basi per le attuali relazioni economiche tra Italia e Azerbaigian.

La recente visita del Presidente dell’Azerbaigian, İlham Aliyev, e della Prima Vicepresidente, Mehriban Aliyeva, in Italia segna un capitolo significativo nel consolidamento delle relazioni tra Azerbaigian e Italia. Questi legami sono caratterizzati da una crescente cooperazione nei settori economico, energetico e politico. In un contesto geopolitico complesso, questo incontro bilaterale ha ulteriormente sottolineato l’importanza strategica dell’Italia per l’Azerbaigian e, in un contesto più ampio, per l’Europa.

Durante l’incontro, il tema centrale della discussione è stato l’energia, considerata uno dei pilastri fondamentali della cooperazione bilaterale. L’Azerbaigian, con le sue significative riserve di gas e petrolio, si configura come un fornitore strategico per l’Italia, in particolare attraverso il Corridoio del gas del Sud, che favorisce la diversificazione delle fonti energetiche in Europa e riduce la dipendenza dal gas russo. Nel corso della visita, è stata ribadita la volontà di rafforzare ulteriormente tale partnership strategica, con particolare attenzione all’incremento dei volumi di gas destinati all’Europa e allo sviluppo di nuove infrastrutture energetiche.

Attraverso aziende come Snam ed ENI, l’Italia ha ricoperto un ruolo cruciale nello sfruttamento delle risorse energetiche dell’Azerbaigian, e questa visita ha aperto nuovi canali di cooperazione in termini di transizione energetica e sostenibilità. Sono state discusse opportunità per lo sviluppo di progetti di energia rinnovabile, come quelli solari ed eolici, evidenziando l’orientamento della partnership verso un futuro energetico più sostenibile.

In aggiunta al settore energetico, l’incontro ha fornito un’importante opportunità per esplorare ulteriori prospettive economiche nei settori delle infrastrutture, della tecnologia, della logistica e della produzione. Un tema centrale della discussione è stato il rafforzamento delle rotte commerciali tra Europa e Asia attraverso il Caucaso, sottolineando il ruolo strategico dell’Azerbaigian. La posizione strategica dell’Azerbaigian lungo la “Nuova Via della Seta” offre all’Italia opportunità significative nei settori della logistica e del commercio internazionale.

Parallelamente, il rafforzamento delle relazioni economiche è stato accompagnato da impegni per nuovi investimenti italiani nel Caucaso, con un’attenzione particolare alla modernizzazione delle infrastrutture e al settore delle costruzioni, in cui l’Italia ha consolidato la sua presenza attraverso progetti di rilevanza.

La visita ha altresì offerto un’importante opportunità per discutere dello sviluppo delle relazioni dell’Azerbaigian con altri attori regionali, come Turchia e Iran. Ciò ha messo in evidenza la rilevanza del bilanciamento geopolitico nella regione per garantire la stabilità energetica europea e la sicurezza globale.

L’Italia, con il suo vasto patrimonio storico e culturale, e l’Azerbaigian, che vanta una cultura millenaria in continua evoluzione, hanno promosso iniziative e attività mirate a rafforzare la cooperazione culturale, favorendo così una comprensione reciproca e un dialogo interculturale profondo. In questo contesto, il “soft power” riveste un ruolo fondamentale nella costruzione di legami sostenibili e significativi tra i due Paesi.

La visita del Presidente Aliyev ha ulteriormente consolidato le relazioni tra Azerbaigian e Italia, promuovendo un’agenda ambiziosa che abbraccia diversi settori strategici, dall’energia e dall’economia alla geopolitica e alla cultura. Questo incontro ha rafforzato la comprensione che l’Azerbaigian non è solo un partner energetico fondamentale, ma anche un attore geopolitico di primaria importanza in una regione cruciale per l’Europa. Inoltre, l’Italia è stata confermata come un partner privilegiato per Baku, creando così le premesse per una cooperazione sempre più stretta negli anni a venire, con una visione condivisa di stabilità, sviluppo e innovazione. Questa collaborazione, infine, si estende anche a una dimensione di partenariato strategico su ulteriori piattaforme.

Negli ultimi anni, si è registrato un significativo incremento del volume degli scambi commerciali tra i due Paesi. Una parte considerevole del commercio tra l’Azerbaigian e l’Unione Europea è attribuibile all’Italia. Nel 2023, il volume degli scambi tra i due Paesi ha raggiunto i circa sedici miliardi di dollari, evidenziando un aumento di tre o quattro volte rispetto agli ultimi quattro anni. Il massimo storico degli scambi tra Azerbaigian e Italia è stato registrato nel 2022, con un valore di diciotto miliardi di dollari. Tale aumento significativo è stato influenzato dall’impennata dei prezzi delle risorse energetiche e del gas sui mercati globali, particolarmente in relazione alla guerra tra Russia e Ucraina.

Nel 2023, oltre il 30% del volume totale del commercio estero dell’Azerbaigian è stato attribuito all’Italia. L’Azerbaigian, in particolare, esporta prodotti energetici nel mercato europeo tramite l’Italia. In questo contesto, è chiaro che una quota significativa del commercio tra l’Azerbaigian e l’Unione Europea è riconducibile all’Italia.

Il trasporto di gas ha avuto un impatto significativo sul volume degli scambi commerciali. Nell’ambito del Corridoio del gas del Sud, l’esportazione di gas dall’Azerbaigian verso il mercato italiano ha influenzato direttamente il volume del commercio. Attualmente, l’Azerbaigian esporta circa dodici miliardi di metri cubi di gas verso l’Europa, con un obiettivo di venti miliardi di metri cubi nella fase successiva. Una parte considerevole di questa quantità sarà destinata al mercato italiano, evidenziando chiaramente che le relazioni economiche tra i due Paesi continueranno a svilupparsi nei prossimi anni.

Un’altra tendenza significativa osservata nella regione è l’approfondimento delle riforme nei Paesi dell’Asia Centrale e il rafforzamento delle loro relazioni sia con l’Unione Europea che con l’Azerbaigian. Inoltre, il rafforzamento delle attività dell’Organizzazione degli Stati Turchi (TDT) ha un impatto rilevante sulle relazioni strategiche tra i Paesi del Caucaso e dell’Asia Centrale. Nel 2023, il volume degli scambi commerciali dell’Azerbaigian con i Paesi membri dell’Organizzazione degli Stati Turchi (TDT) ha superato gli otto miliardi di dollari. Ciò rappresenta un incremento del 23,7% rispetto all’anno precedente, pari a un aumento di un miliardo e 573 milioni di dollari. Nel 2022, il volume del commercio dell’Azerbaigian con i Paesi membri del TDT era ammontato a quasi sette miliardi di dollari. Si osserva un ulteriore consolidamento delle relazioni strategiche ed economiche tra l’Azerbaigian e l’Uzbekistan, situato in Asia Centrale. Secondo i dati del 2023, il volume degli scambi commerciali tra i due Paesi è aumentato del 26,5%. Attualmente, in Uzbekistan operano più di duecento imprese con partecipazione di capitale azero nei settori del commercio, della meccanica, della lavorazione dei metalli, della finanza e delle assicurazioni, del settore immobiliare, dell’energia, dei servizi, della produzione di gioielli, nonché nell’industria alimentare e leggera.

Nel 2023, sono stati registrati significativi incrementi nel volume degli scambi commerciali tra Uzbekistan e Italia. In particolare, il commercio tra i due Paesi ha raggiunto i cinquecentodue milioni di dollari, evidenziando un aumento del 30,3% rispetto al 2022. Negli ultimi quattro anni, il volume totale degli scambi commerciali tra Uzbekistan e Italia ha superato i due miliardi di dollari.

Questo indica che le relazioni economiche dell’Uzbekistan si stanno ampliando non solo con l’Azerbaigian, ma anche con l’Italia. L’espansione del Corridoio Centrale favorisce un ulteriore approfondimento della cooperazione tra Italia, Azerbaigian e Uzbekistan. In questo contesto, l’Azerbaigian si configura come un’importante porta d’accesso per l’Unione Europea e l’Italia verso l’Asia Centrale. Pertanto, le relazioni tra Italia e Uzbekistan contribuiscono significativamente alla creazione di una piattaforma di cooperazione trilaterale.

Negli ultimi anni, le riforme implementate in Uzbekistan hanno significativamente contribuito allo sviluppo della sua economia. Nel 2023, l’economia uzbeka ha registrato una crescita del 6,0%. Nell’anno precedente, il prodotto interno lordo (PIL) nominale ha raggiunto i novanta miliardi di dollari. Per il 2024, si prevede che, per la prima volta nella storia dell’indipendenza dell’Uzbekistan, il PIL supererà i cento miliardi di dollari. Quest’anno, si stima che l’economia uzbeka raggiunga  I centoquindici miliardi di dollari, un risultato che testimonia l’efficacia delle ampie riforme in corso nel Paese.

In tale situazione, si osserva un ulteriore sviluppo delle relazioni sia tra Uzbekistan e Azerbaigian, sia tra Uzbekistan e Italia. Le visite dei capi di Stato rivestono un’importanza cruciale nel rafforzamento delle relazioni bilaterali. Negli ultimi anni, si sono svolte numerose visite reciproche tra i leader dell’Azerbaigian e dell’Uzbekistan. Questi incontri ufficiali, accompagnati da discussioni approfondite e dalla firma di accordi, hanno sicuramente aperto un nuovo capitolo nel consolidamento dei legami e nella promozione dell’amicizia tra i due Paesi.

Uzbekistan–Italia: Un dialogo storico arricchito da nuovi contenuti. Il presidente italiano Sergio Mattarella ha effettuato una visita ufficiale in Uzbekistan dal 9 all’11 novembre 2023, su invito del presidente Shavkat Mirziyoyev. L’Italia si configura come un partner strategico e affidabile per l’Uzbekistan. Le relazioni diplomatiche tra i due Paesi sono state stabilite il 24 marzo 1992. Con la visita ufficiale di Shavkat Mirziyoyev in Italia, avvenuta l’8 e il 9 giugno 2023, è stata inaugurata una nuova fase nella cooperazione bilaterale. Durante questo incontro, il presidente Mattarella ha avuto colloqui con la presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e con rappresentanti del settore imprenditoriale.

Sono stati firmati undici importanti accordi nei settori politico, della sicurezza, economico, culturale, umanitario ed energetico. La visita di tre giorni del presidente italiano in Uzbekistan, avvenuta il 10 novembre 2023, ha avuto un significato particolare. Gli incontri tenutisi a Tashkent, Samarcanda e Khiva hanno gettato le basi per le prospettive future di cooperazione. Questa visita rappresenta la prima volta in venti anni che un presidente italiano si reca in Uzbekistan. L’Italia sostiene gli sforzi dell’Uzbekistan per rafforzare la partnership, la buona vicinanza e un clima di fiducia nell’Asia Centrale. Inoltre, si dichiara favorevole a un ulteriore sviluppo del formato di cooperazione “Italia-Asia Centrale”, con discussioni su questo dialogo attualmente in corso. Fino ad oggi, tutti i meccanismi istituzionali necessari per coordinare la cooperazione tra i due Stati operano con successo. Anche i parlamentari mantengono stretti legami attraverso il gruppo di amicizia “Italia-Asia Centrale”, istituito nell’aprile 2023. Attualmente, il valore del portafoglio dei progetti congiunti ha raggiunto i nove miliardi di euro. Negli ultimi nove mesi dell’anno precedente, il volume totale del commercio ha registrato un incremento del 30%. Di conseguenza, l’Italia si è posizionata come il quinto partner commerciale dell’Uzbekistan tra i Paesi dell’Unione Europea. La cooperazione industriale ha raggiunto il suo massimo in settori quali la metallurgia, l’energia, l’agricoltura e altri. Inoltre, il recente incontro tra i ministri della Difesa dei due Paesi sottolinea ulteriormente le prospettive di collaborazione nel settore militare.

Le recenti visite reciproche dei ministri della Difesa dei tre Paesi hanno rafforzato ulteriormente le basi strategiche per la creazione di una nuova forza congiunta tra l’Asia Centrale e l’Europa. Questa alleanza rappresenta un’importante iniziativa, Italia, Azerbaigian e Uzbekistan rappresentano una sinergia per l’Eurasia.

di Elnur Jamalkanov

Ass. Napoli-Baku

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