K metro 0 – New Delhi – L’omicidio della dottoressa Moumita Debnath, avvenuti a Calcutta, nel Bengala Occidentale, sta suscitando un’ondata di indignazione in tutto il Paese. I medici indiani in seguito allo stupro, hanno iniziato oggi uno sciopero di 24 ore. Secondo i media locali, ad aderire alla protesta dovrebbero essere oltre un milione
K metro 0 – New Delhi – L’omicidio della dottoressa Moumita Debnath, avvenuti a Calcutta, nel Bengala Occidentale, sta suscitando un’ondata di indignazione in tutto il Paese. I medici indiani in seguito allo stupro, hanno iniziato oggi uno sciopero di 24 ore.
Secondo i media locali, ad aderire alla protesta dovrebbero essere oltre un milione di medici, con il personale di cliniche e ospedali ridotto ai minimi termini e in grado di prestare cure solo ai casi di emergenza. La giornata di protesta di oggi è stata preceduta, il 13 agosto, da altre iniziative sindacali, in particolare a Mumbai, Nuova Delhi e Calcutta. La comunità medica chiede misure di sicurezza più efficaci negli ospedali.
Il 9 agosto il cadavere di Debnath, tirocinante post-laurea al secondo anno presso il Radha Gobinda Kar Medical College and Hospital, è stato rinvenuto nel campus universitario. L’autopsia ha successivamente confermato che la giovane donna era stata violentata e strangolata. Lo stesso giorno la polizia ha arrestato un sospettato, Sanjay Roy, un volontario civico assegnato a un posto di polizia vicino alla facoltà di medicina.
L’Alta corte di Calcutta ha disposto il trasferimento dell’inchiesta all’Ufficio centrale di investigazione (Cbi). La stessa corte ha ordinato il congedo prolungato del preside del college, Sandip Ghosh, dimessosi dal suo incarico. Le critiche, oltre, al campus hanno investito il governo statale, retto da Mamata Banerjee, leader dell’All India Trinamool Congress (Tmc).