K metro 0 – Bruxelles – Marie-Agnes Strack-Zimmermann, neoeletta presidente della Commissione Difesa del Parlamento Europeo e membro del Partito Liberaldemocratico tedesco (FDP), ha dichiarato in un’intervista al quotidiano tedesco Rheinische Post che l’Unione Europea necessita di un proprio Esercito: “Questa idea esisteva già negli anni ’50, ma fu scartata dai francesi che originariamente avanzarono
K metro 0 – Bruxelles – Marie-Agnes Strack-Zimmermann, neoeletta presidente della Commissione Difesa del Parlamento Europeo e membro del Partito Liberaldemocratico tedesco (FDP), ha dichiarato in un’intervista al quotidiano tedesco Rheinische Post che l’Unione Europea necessita di un proprio Esercito: “Questa idea esisteva già negli anni ’50, ma fu scartata dai francesi che originariamente avanzarono questa proposta. Ora dobbiamo dare il via concreta all’introduzione della sempre più importante cooperazione nei parlamenti nazionali. Questa è certamente una mega sfida”.
Strack-Zimmermann ha aggiunto: “È arrivato il momento di creare Forze Armate congiunte con tutti gli Stati membri. Sono del parere che sia giunto il momento di costruire gradualmente un Esercito europeo parallelo alle Forze Armate nazionali. I singoli Stati dell’UE dovrebbero contribuire con le loro competenze e i loro interessi specifici” all’Esercito comune.
Il presidente della Commissione Difesa ha insistito sull’importanza della cooperazione europea per una difesa efficace, soprattutto dopo “l’attacco russo all’Ucraina che riguarda tutti noi. Possiamo rendere l’Europa più difendibile; abbiamo esempi molto ben funzionanti della necessaria cooperazione, come il Corpo tedesco-olandese o la Brigata franco-tedesca. Dobbiamo ora trasformare la sottocommissione per la Difesa in un comitato a tutti gli effetti. Il punto è che i paesi europei devono cooperare più strettamente nella loro protezione esterna”.
Alla domanda sulla sua visione per la futura difesa europea, Strack-Zimmermann ha risposto: “I singoli Paesi dovrebbero contribuire con le loro competenze e i loro interessi specifici. Spagna e Portogallo hanno una visione diversa delle sfide geopolitiche – soprattutto quelle che riguardano la Russia – rispetto, ad esempio, agli Stati nordici e baltici, che condividono un confine con la Russia. Sono del parere che sia giunto il momento di costruire gradualmente un Esercito europeo accanto agli eserciti nazionali”.
Quando il giornalista del Rheinische Post le ha chiesto cosa vorrebbe realizzare in cinque anni, Strack-Zimmermann ha risposto: “La sua domanda mi ricorda quale risultato vorrei vedere dopo le elezioni. Per quanto possibile, sarebbe molto saggio se iniziassimo a pensare in grande. Spero che tra cinque anni sarà un dato di fatto che i singoli membri dell’UE lavoreranno di più insieme sulle questioni di sicurezza e che avremo fiducia nell’UE, che funzionerà bene nel rispetto di tutti i nostri interessi”.