K metro 0 – Londra – Oltre 200 ricercatori di università finlandesi e straniere hanno firmato una petizione che chiede alla commissione amministrativa del Parlamento finlandese di respingere una controversa proposta di legge sulle espulsioni. Il progetto di legge – come reazione alla migrazione strumentalizzata della Russia – mira a impedire alle persone che tentano
K metro 0 – Londra – Oltre 200 ricercatori di università finlandesi e straniere hanno firmato una petizione che chiede alla commissione amministrativa del Parlamento finlandese di respingere una controversa proposta di legge sulle espulsioni. Il progetto di legge – come reazione alla migrazione strumentalizzata della Russia – mira a impedire alle persone che tentano di attraversare il confine orientale di chiedere asilo.
La petizione è stata così lanciata da Lena Näre, docente di sociologia all’Università di Helsinki, e da Markus Jäntti, professore di economia all’Università di Stoccolma. Essa sostiene che il governo del primo ministro Petteri Orpo (NCP) non è riuscito a dimostrare che un aumento del numero di richiedenti asilo che arrivano ai valichi di frontiera finlandesi rappresenterebbe una minaccia per la sicurezza della Finlandia. L’istanza rileva inoltre che il numero di persone che hanno chiesto asilo in Finlandia lo scorso anno è rientrato nei livelli normali.
La cosiddetta legge sulla deportazione – che è stata anche etichettata come legge sul “ritorno” – ha sollevato molte critiche e polemiche, soprattutto perché la sua entrata in vigore violerebbe la Costituzione finlandese e una serie di trattati internazionali che la Finlandia ha sottoscritto. Il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Michael O’Flaherty, ha dichiarato che il progetto di legge “solleva una serie di preoccupazioni significative in materia di diritti umani” e ha invitato la Finlandia a respingerlo.
Il disegno di legge sarà ulteriormente discusso lunedì alla commissione amministrativa del Parlamento. Per diventare legge, richiederebbe una maggioranza di cinque sesti in Parlamento, il che significa che il governo avrebbe bisogno del sostegno dei partiti dell’opposizione per poterlo approvare.
Se il passasse, il governo potrebbe, a determinate condizioni, decidere di limitare l’accoglienza delle domande di asilo al proprio confine. Una persona già arrivata in Finlandia verrebbe allontanata dal Paese e indirizzata verso un luogo che accetti domande di protezione internazionale.