K metro 0 – Beirut – Gli attacchi oltre frontiera di Israele e del gruppo militante libanese Hezbollah si susseguono quasi ogni giorno dall’inizio della guerra a Gaza in ottobre e si sono intensificati una settimana fa, dopo che Netanyahu ha ucciso un comandante di alto livello di Hezbollah in un attacco nel sud del
K metro 0 – Beirut – Gli attacchi oltre frontiera di Israele e del gruppo militante libanese Hezbollah si susseguono quasi ogni giorno dall’inizio della guerra a Gaza in ottobre e si sono intensificati una settimana fa, dopo che Netanyahu ha ucciso un comandante di alto livello di Hezbollah in un attacco nel sud del Libano.
E così, oggi, Amos Hochstein, consigliere senior del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ha incontrato alcuni funzionari nella capitale libanese nel tentativo di trovare una soluzione diplomatica per evitare una guerra più ampia.
Non solo. La Corte Suprema di Israele ha ascoltato sempre oggi le argomentazioni relative a una legge che concede al ministro della Sicurezza nazionale di estrema destra Itamar Ben-Gvir ampi poteri sulla polizia. Parliamo di una persona che è stata già condannata otto volte per reati come razzismo e sostegno a un’organizzazione terroristica ebraica. E che in qualità di ministro ha incoraggiato le forze dell’ordine ad adottare una linea dura contro i manifestanti antigovernativi e supportato vivamente gli agenti accusati di aver usato una forza eccessiva contro i palestinesi.
Dietro questo, secondo i critici, ci sarebbe la mano del primo ministro Benjamin Netanyahu che ha influenzato il suo processo decisionale in guerra con gli ultranazionalisti del suo governo che si oppongono a un accordo con Hamas per un cessate il fuoco in cambio del rilascio degli ostaggi.
Ricordiamo che la guerra di Israele contro Hamas a Gaza ha sterminato 37.100 persone secondo il Ministero della Sanità di Gaza, che non distingue tra combattenti e civili nel suo conteggio. La guerra ha in gran parte interrotto il flusso di cibo, medicine e altri rifornimenti ai palestinesi che stanno affrontando una fame diffusa. Israele ha lanciato la controffensiva dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre, in cui i militanti hanno fatto irruzione nel sud di Israele, uccidendo circa 1.200 persone – per la maggior parte civili – e rapendone circa 250.
Intanto, due membri democratici di spicco del Congresso hanno dato il via libera alla vendita di 15 miliardi di dollari di F-15 a Israele, dopo un ritardo dovuto alla ricerca di risposte da parte dell’amministrazione Biden sull’attuale uso di armi statunitensi da parte di Israele nella guerra di Gaza.
Il rappresentante di New York Gregory Meeks, il membro democratico più importante della commissione affari esteri della Camera, e il senatore del Maryland Ben Cardin, presidente della versione senatoriale della commissione, hanno confermato martedì di aver accettato l’accordo per gli F-15 e le relative attrezzature che saranno consegnati entro il 2029.
di Sandro Doria