K metro 0 – Parigi – In Francia in vista del primo turno delle elezioni parlamentari del 30 giugno, i candidati avevano tempo fino a domenica scorsa per registrarsi per i 577 seggi dell’Assemblea nazionale. Il breve lasso di tempo per la campagna elettorale mette sotto pressione tutti i partiti. L’alleanza centrista guidata da Macron,
K metro 0 – Parigi – In Francia in vista del primo turno delle elezioni parlamentari del 30 giugno, i candidati avevano tempo fino a domenica scorsa per registrarsi per i 577 seggi dell’Assemblea nazionale. Il breve lasso di tempo per la campagna elettorale mette sotto pressione tutti i partiti.
L’alleanza centrista guidata da Macron, che ha indetto le elezioni anticipate dopo che l’estrema destra National Rally (RN) ha sconfitto il suo partito alle ultime elezioni europee del 9 giugno, ha ora poco meno di due settimane di campagna elettorale per colmare il divario.
I primi sondaggi davano il RN in testa con oltre il 30%, con il partito presidenziale al terzo posto, dietro alla nuova alleanza di sinistra del Fronte Popolare con il 25%. L’esito delle elezioni resta tutt’altro che chiaro, ma la prospettiva di RN alla guida del governo e del suo leader Jordan Bardella, 28 anni, come primo ministro, non può essere esclusa.
I sondaggi suggeriscono che RN potrebbe ottenere fino a 265 seggi – al di sotto della maggioranza assoluta – ma ciò porterebbe a un parlamento bloccato seguìto da settimane di laboriosa costruzione della coalizione di governo.
La RN deve ancora pubblicare il suo manifesto completo, ma un volantino di una pagina per i candidati delinea le priorità come costo della vita, immigrazione e sicurezza. Il partito di destra accesa ha promesso di tagliare l’IVA su elettricità, gas e petrolio, di ridurre drasticamente l’immigrazione legale e clandestina e di privatizzare la radio e la televisione pubbliche.
Macron intanto, è ritornato sul ring della campagna nazionale dopo gli impegni al vertice del G7 in Italia e alla conferenza di pace sull’Ucraina in Svizzera. I politici del suo partito gli hanno consigliato di lasciare che sia il primo ministro Gabriel Attal , 35 anni, a prendere la guida della campagna.
Lunedì Attal ha dichiarato che il blocco presidenziale non presenterà candidati in circa 60 collegi elettorali, tra cui quello di Corrèze, dove è candidato l’ex presidente socialista François Hollande . Sosterrà altri candidati di destra e di sinistra per essere “costruttivi”, ha detto Attal alla radio RTL .
La posta in gioco è enorme per Macron che rischia di diventare un presidente indebolito fino alla scadenza del suo mandato nel 2027. Qualunque sia il risultato dei sondaggi, ha escluso in ogni caso le sue dimissioni.
Mentre l’alleanza di sinistra, il Nuovo Fronte Popolare, ha riunito socialisti, verdi, comunisti ed esponenti dell’estrema sinistra di France Unbowed (LFI). Ha promesso di revocare la contestata riforma pensionistica di Macron, abbassando l’età legale della pensione, reintrodurre un’imposta sul patrimonio per reinvestire massicciamente nei servizi pubblici e aumentare il salario minimo.
L’alleanza però ha affrontato la sua prima crisi nello scorso fine settimana, dopo che alcuni importanti candidati parlamentari della LFI hanno scoperto di non essere nella lista finale, sollevando accuse di “epurazione”.
Ritornando a destra, la decisione di Eric Ciotti, leader dei repubblicani (LR), di cercare un patto elettorale con la RN, impensabile per la tradizione gollista, ha provocato la furia all’interno del partito e la mossa della sua leadership di espellerlo; andata in fumo dopo che un tribunale di Parigi ha bloccato tale decisione. Il partito allora ha presentato un altro candidato repubblicano contro Ciotti nel suo stesso collegio elettorale.
L’ex presidente di destra Nicolas Sarkozy ha commentato sul quotidiano Journal du Dimanche che Ciotti avrebbe dovuto consultare la direzione del partito e sottoporre la proposta al voto dei membri.