K metro 0 – New York – Dopo il procuratore della Corte penale internazionale dell’Aja, anche la Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite accusa Hamas e Israele di avere commesso crimini di guerra e contro l’umanità. La Commissione Onu imputa in particolare Israele di crimini contro l’umanità e Hamas di crimini di guerra. Pronta la replica di
K metro 0 – New York – Dopo il procuratore della Corte penale internazionale dell’Aja, anche la Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite accusa Hamas e Israele di avere commesso crimini di guerra e contro l’umanità. La Commissione Onu imputa in particolare Israele di crimini contro l’umanità e Hamas di crimini di guerra. Pronta la replica di Israele: “’E’ discriminazione contro di noi”. Tutto questo mentre era in corso il viaggio diplomatico nell’area del segretario di Stato Usa Antony Blinken, in Qatar il 12 giugno per trovare un accordo per un cessate il fuoco.
Meirav Eilon Shahar, Ambasciatore di Israele presso le Nazioni Unite a Ginevra ha così risposto all’Onu: “Discriminazione sistematica anti-israeliana. La Commissione ha dimostrato ancora una volta che le sue azioni sono tutte al servizio di un programma politico ristretto contro Israele”.
Ovviamente gli investigatori delle Nazioni Unite hanno puntato il dito anche contro la sponda opposta, in guerra dal 7 ottobre, vale a dire, sette “gruppi armati palestinesi”, tra cui Hamas, accusati, appunto, di aver commesso crimini di guerra.
Navi Pillay, che presiede la Commissione d’inchiesta, ha dichiarato in un comunicato: “È imperativo che tutti coloro che hanno commesso crimini siano chiamati a risponderne”. La Commissione ha rilevato che in quell’attacco, membri delle ali militari di Hamas e di altri gruppi armati palestinesi e civili palestinesi hanno commesso crimini di guerra, oltre a violazioni e abusi del diritto internazionale umanitario e del diritto internazionale umanitario.
Della rappresentanza Onu fanno parte il giurista indiano Miloon Kothari e l’australiano Chris Sidoti, oltre a Pillay che è stato Alto commissario Onu per i diritti umani, presidente del Tribunale penale internazionale per il Ruanda e giudice della Corte penale internazionale dell’Aja.
Il Rapporto, di oltre 200 pagine, sarà presentato il 19 giugno al Consiglio per i diritti umani. Nel quadro dell’offensiva israeliana a Gaza, la Commissione, quando parla di crimini di guerra e contro l’umanità, si riferisce “a sterminio, persecuzione di genere contro uomini e ragazzi palestinesi, omicidio, trasferimento forzato, tortura e trattamenti inumani e crudeli”.
Su Gaza, intanto, è l’Unicef a lanciare uno degli ultimi allarmi: secondo l’agenzia Onu, nella Striscia quasi tremila bambini sono stati esclusi dalle cure per la malnutrizione acuta moderata e grave nel sud dell’area, e sono a grande rischio di morte.
Il 12 giugno, almeno dieci persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in due attacchi israeliani che al mattino hanno colpito abitazioni nel quartiere di Shujaiya, nell’est della città di Gaza, e in quello di Zeitoun. Nell’enclave palestinese, dal 7 ottobre a oggi, il bilancio è di almeno 37.164 morti e 84.832 feriti. Nella notte tra l’11 e il 12 giugno è stato ucciso anche un alto comandante di Hezbollah nel sud del Libano. Immediata la reazione di Hezbollah, con una pioggia di razzi sul nord di Israele.
di Sandro Doria