K metro 0 – Bruxelles – Con l’introduzione obbligatoria dell’Intelligent Speed Assist, l’Europa mira a contenere in maniera significativa il numero di vittime della strada causate dall’eccesso di velocità, con una previsione di riduzione del 20% dei decessi e del 30% dei feriti. A partire dal 7 luglio, dunque, tutte le nuove autovetture dovranno essere
K metro 0 – Bruxelles – Con l’introduzione obbligatoria dell’Intelligent Speed Assist, l’Europa mira a contenere in maniera significativa il numero di vittime della strada causate dall’eccesso di velocità, con una previsione di riduzione del 20% dei decessi e del 30% dei feriti.
A partire dal 7 luglio, dunque, tutte le nuove autovetture dovranno essere dotate di un dispositivo che avverta il conducente in caso di eccesso di velocità, come indicatori, vibrazioni o segnali acustici. Un’iniziativa, tuttavia, che sta incontrando molte resistenze, come sottolinea lo psicologo del traffico Gerard Tertoolen, interpellato da 7sur7. Egli sottolinea l’importanza di non sottovalutare l’impatto psicologico di una simile misura, mettendo in dubbio il suo funzionamento e la necessità di misure così rigide.
La tendenza a superare i limiti di velocità porta, come noto, a incidenti stradali, con decine di migliaia di vittime sulla strada. Di fronte all’inefficacia o allo scarso impatto delle precedenti misure e campagne, l’Europa si sta così rivolgendo alla tecnologia. “Posso capire perfettamente questa reazione. Basta un breve momento di disattenzione per superare di poco il limite di velocità. E quando te lo ricordano con insistenza, con un avviso sonoro, può essere davvero molto irritante” riprende Tertoolen.
I costruttori hanno anche la possibilità di adottare un sistema alternativo, in cui il pedale dell’acceleratore esercita una pressione posteriore in caso di eccesso di velocità. Tuttavia, a causa del suo costo più elevato, questa opzione rimane meno popolare. Naturalmente sarà possibile disattivare il segnalatore acustico, anche se questa disattivazione dovrà essere ripetuta a ogni accensione del veicolo. D’altra parte, se l’auto frena automaticamente al superare il limite di velocità, significa essere totalmente soggetti alla tecnologia.
Ci si abituerà a queste nuove misure? Nel 1991, l’obbligo di montare le cinture di sicurezza nella parte posteriore dei veicoli incontrò una forte opposizione iniziale, gradualmente dissipatasi. “Penso che ci sia una grande differenza tra le due situazioni -risponde lo psicologo del traffico -; per quanto riguarda le cinture di sicurezza, una volta allacciate, il suono di avvertimento cessa e la cintura stessa in genere non rappresenta un disagio significativo. Il sistema intelligente di assistenza alla velocità, invece, emette un segnale acustico ogni volta che si supera di poco il limite di velocità, richiedendo la disattivazione a ogni viaggio, il che può essere fonte di frustrazione”. Ma c’è di più. “La maggior parte delle persone riconosce i vantaggi delle cinture di sicurezza. Resta invece da vedere se un giorno la gente capirà l’utilità di un segnale acustico per un’infrazione di velocità lieve, come la guida a 123 km/h in autostrada. Sospetto che la stragrande maggioranza lo troverà assurdo”. In conclusione: “Non sono un indovino, ma credo che abituarsi a questo sistema, se verrà introdotto, richiederà molto più tempo che accettare le cinture di sicurezza obbligatorie”.